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domenica 2 maggio 2010

Stare a casa dopo il parto è un privilegio?

La discussione su Facebook, riguardo alle dichiarazioni della Gelmini, è abbastanza animata. Tanto vale accennarla quindi anche qui. Ma cos'ha detto di preciso il nostro ministro dell'Istruzione, che tra l'altro è da poco pure mamma? Beh, pare che per lei il tempo dedicato alla maternità, per legge riconosciuto dopo il parto, sia un privilegio a cui le donne dovrebbero rinunciare. Ma per non sbagliare riporto qui di seguito l'estratto dell'intervista rilasciata al Corriere.

Ha seguito le polemiche per le sue dichiarazioni sul fatto di potersi permettere un rientro così rapido, a differenza di altre donne meno fortunate?
La gravidanza è una cosa unica, è proprio come dicono. Uno stato di beatitudine che dà una forza incredibile, che non conoscevo. Ti senti più forte di prima. Anch’io, come la D’Amico, ho più facilità di altre donne a tornare subito a lavorare senza trascurare mia figlia. Ma non vuol dire non essere una buona mamma, dovrebbero farlo tutte.

Però le donne normali che lavorano dopo il parto sono costrette a stare a casa.
Lo giudico un privilegio.

Un privilegio? Non è un diritto?
Una donna normale deve certo dotarsi di una buona dose di ottimismo, per lei è più difficile, lo so; so che è complicato conciliare il lavoro con la maternità, ma penso che siano poche quelle che possono davvero permettersi di stare a casa per mesi. Bisogna accettare di fare sacrifici.

Le reazioni, ovviamente, sono le più disparate. Eccone un paio prese dalla discussione:

Se mi paga l'asilo nido il latte artificiale i pannolini e la baby sitter che di notte si sveglia ogni tre ore se va bene ad allattarlo credo si possa fare!! E cmq i primi giorni di vita di tuo figlio nn tornano più io nn voglio perderli per nessun stipendio al mondo nemmeno il suo!!

* * *

non ci sono parole per commentare l'ennesima s*******a della MaryStar!!!!domani torno alle 8 ore lavorative e l'idea di lasciare la mia piccola per tutto questo tempo mi fa stare malissimo..........
in più così facendo la "neomamma" fa sembrare poco professionali le donne che di diritto restano coi propri figli per tutto il tempo necessario; tempo che in Italia è anche poco, rispetto ai paesi esteri dove la maternità è maggiormente tutelata.
un mio pensiero va alla sua piccolina, lasciata nelle mani di una baby sitter per garantire alla sua "mamma" una brillante carriera!!!Vabbè!!!

Da parte mia, che ovviamente mamma non sono ma che ci sono comunque passato due volte come padre, solo due telegrafiche riflessioni. La prima, che mi pare abbastanza elementare, è quella che non si capisce perché un diritto garantito dalla legge come quello di restarsene a casa col proprio figlio debba essere considerato un privilegio. E' chiaro che se una mamma ha la possibilità, e ritiene di poter tornare subito al lavoro avvalendosi magari dell'aiuto di qualche parente o di una baby-sitter, nessuno glielo impedisce. Ma chi non se lo può permettere, e usufruisce quindi del periodo previsto dalla legge, perché deve sentirsi un privilegiato?

La seconda riflessione è che mi dà una strana sensazione il fatto che un ministro parli di privilegi.

3 commenti:

  1. I nostri ministri hanno la peculiarità di farsi odiare facilmente ogni volta che parlano.

    Maurizio
    San Leo

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  2. A volte anche quando non parlano.

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  3. secondo me la peculiarità di questi "ministri" è quella di sparare cavolate ogni volta che gli si presenta la possibilità.

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