Nel 2008 per i corsi di recupero furono stanziati 95 milioni, che nel 2007 - quando l'allora ministro Fioroni ripristinò le "rimandature" a settembre - ammontavano a 210 milioni. Ora, con un unico finanziamento complessivo per diverse attività i fondi sono drasticamente calati e le scuole non sanno che pesci prendere. Negli ultimi due anni la quota di ragazzi "rimandati" a settembre in una o più discipline è stata vicina al 29 per cento, pari a circa 735 mila studenti alle prese con le lezioni estive.
"Per fare i corsi integrativi di recupero, tanto necessari per i più deboli e svantaggiati - spiega il preside -, ci vorrebbero almeno quei finanziamenti certi, tempestivi e mirati dello Stato previsti dal decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 (art. 10 sul capitolo 1287) già elargiti nel 2008 e 2009, ora invece eliminati o peggio girati alle scuole private".
Ma ovviamente non c'è solo il problema dei corsi di recupero. Il prossimo anno scolastico, ad esempio, nella sola Emilia Romagna saranno mandati a casa 1.193 docenti che andranno a sommarsi ai 1.636 già tagliati nell'anno scolastico 2009/2010. Come padre con due figlie ormai grandine (2a e 3a media), mi sorgono spontanee due domande per il ministro Gelmini: che futuro ha un paese che taglia sull'istruzione? Il prossimo anno, alle mie figlie, oltre ai soldi per comprare carta igienica e materiale didattico vario dovrò dare un piccolo contributo per "acquistare" un professore?
dovrò dare un piccolo contributo per "acquistare" un professore?
RispondiEliminacosì capiscono subito come si vive in Itaglia!! :-)
Lhanno già capito. (ops!^_^)
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