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giovedì 7 gennaio 2010
Se 350.000 vi sembrano pochi
Al di là del fatto che Beppe Grillo può essere simpatico o meno, una fatto è incontrovertibile: le procedure le ha rispettate, la legge d'iniziativa popolare, prevista dalla nostra Costituzione, è stata presentata alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e 350.000 persone, tra cui lo scrivente, l'hanno firmata.
Ieri il comico ha incontrato Schifani a Reggio Emilia, durante le celebrazioni per la giornata nazionale della bandiera, e gli ha chiesto due semplici cose: in quale cassetto del Senato sta facendo la muffa quella legge e quando Schifani ha intenzione di farla discutere. Schifani tra le altre cose ha detto: Per quanto riguarda la legge proposta da Grillo scriverò al presidente della Commissione Affari istituzionali per sollecitare l'iter di questo disegno di legge, che è già all'ordine del giorno della Commissione. Il presidente del Senato non può portare in aula un ddl se la Commissione non ha completato il proprio iter. Avrei spiegato a Grillo che i ddl ad iniziativa popolare, non avendo una matrice politica, possono correre il rischio in Parlamento di non essere spinti dai gruppi parlamentari.
Insomma, è chiaro, no? Se una proposta di legge viene dal popolo può aspettare, non c'è fretta; quelle invece che hanno "una matrice politica" hanno ovviamente la precedenza.
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