Leggo sul Secolo XIX di ieri che un poliziotto avrebbe preso a manganellate un tizio, colpevole solo di essere uno straniero. In realtà quel tizio non era straniero, ma un italiano di 30 anni col "difetto" di avere una carnagione scura che avrebbe indotto in errore il poliziotto. Il giovanotto pare aver riportato conseguenze piuttosto serie dall'incidente.
Non so, probabilmente l'agente subirà un procedimento disciplinare, non ne ho idea. Ma non è questo il punto. Questo episodio mi pare sia l'ennesimo segnale di un certo clima che si è instaurato da un po' di tempo nel nostro paese. Penso ad esempio ai tentativi di linciaggio agli stupratori di Guidonia, alle spedizioni punitive "a casaccio" in seguito agli ultimi avvenimenti a Roma e cose di questo genere.
E' un po' come se nel paese stesse crescendo la voglia di farsi giustizia da soli. E il pensiero va ovviamente alle ronde (ben viste pure dalla Carfagna), che potrebbero addirittura essere legittimate da un decreto legge e che a mio avviso rappresentano invece un po' una sorta di sconfitta per lo stato.
Certo, di fronte alle condizioni in cui versa la nostra giustizia e sentendo quello che in merito riporta la stampa, il pensiero parrebbe avere una sua legittimazione. Ma a mio avviso il clima che si è creato è in buona parte da attribuire allo sfruttamento della questione sicurezza come leva elettorale, salvo poi scoprire - mi pare che sia sotto gli occhi di tutti - che dopo i proclami l'emergenza è ancora lì.
Ma la cosa ancora più curiosa di tutta la vicenda, è che si ha notizia di un decreto legge che potrebbe ufficializzare le ronde proprio nello stesso giorno in cui una circolare del Ministero dell'Interno blocca di fatto la riparazione degli automezzi della Polizia per mancanza di fondi.
Nessun commento:
Posta un commento