L'altro ieri l'antitrust ha intimato a Telecom di sospendere i distacchi di linea telefonica agli utenti che non pagano le bollette nelle quali vengono fatturate chiamate verso costosissime numerazioni satellitari.
Questi tipi di chiamate, che in genere non si ha mai fatto ma che ci si ritrova in bolletta sotto forma di chiamate verso numeri che iniziano con 0088xxx oppure 0068xxx, sono provocate dall'installazione nel pc, all'insaputa dell'utente, degli ormai celeberrimi dialer. Ovviamente non sto a spiegarvi cosa sono, se ancora non lo sapete trovate una esauriente spiegazione qui.
La notizia "fa notizia" (scusate il gioco di parole) per il fatto che l'Antitrust pare abbia deciso per la prima volta (era ora, verrebbe da dire) di occuparsi seriamente della questione a fronte delle miriadi di denunce pervenute dagli utenti che si sono trovati addebitato ingiustamente questo balzello.
Per la verità non è che ci sia tanto da illudersi su eventuali esiti positivi dell'iniziativa. Le tariffazioni a valore aggiunto rappresentano forse uno dei casi più eclatanti di compiacente reticenza da parte degli organi preposti nel trovare una soluzione al problema. A partire dal famoso 144, poi diventato 166, poi 899, fino alle numerazioni satellitari in oggetto, questo mercato truffaldino si è rivelato nel corso degli anni una miniera d'oro per le varie società fornitrici di questi "servizi". Una sorta di "tosatura di massa" degli utenti dalla quale ci hanno guadagnato tutti: operatori telefonici, società fornitrici di questi servizi, ecc...
Ogni tanto, come in questo caso l'Antitrust, qualcuno fa un po' di rumore, fa la faccia feroce (tra le risate sotto i baffi delle varie compagnie telefoniche), perpetuando una commedia che dura ormai da anni e dalla quale c'è ben poco da aspettarsi, come dimostrato dal fatto che a distanza di decenni, ormai, siamo ancora qui a parlarne.
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