Beh, dalle parole ai fatti. Domenica, complice una bella giornata di sole (anche se con un freddo boia), siamo andati a visitare il castello di San Leo (foto).
San Leo è a circa tre quarti d'ora di macchina da casa mia e ogni tanto, specie durante il periodo estivo, ci facciamo una capatina; anche perché è proprio sulla strada che porta in Carpegna, méta di parecchie delle nostre scampagnate domenicali. Per la verità il forte l'avevo già visitato molti anni fa, a differenza di Chiara e delle mie figlie, ma ci sono tornato comunque volentieri.
Che dire? Se capitate da queste parti una visita è d'obbligo. La fortezza è conservata molto bene ed è ricca di rimandi e riferimenti storici; al suo interno sono passati (o meglio, sono stati imprigionati), tra gli altri, tantissimi personaggi del Risorgimento. Una panoramica esaustiva della sua storia e del piccolo borgo di San Leo li trovate qui.
A proposito di personaggi, non si può non menzionare, quando si parla di San Leo, la leggendaria figura di Cagliostro (se vi va di leggere la storia la trovate qui), l'avventuriero e alchimista siciliano condannato dalla Chiesa Cattolica alla prigione a vita per eresia. La cella dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita è aperta al pubblico ed è visitabile. Eccola nell'immagine qui sotto:
Non so se l'immagine rende bene l'idea, ma si tratta di una cella di 3 x 3 metri, originariamente senza porta (è stata aggiunta successivamente per permettere l'ingresso ai visitatori), all'interno della quale il prigioniero veniva calato con una corda tramite una piccola botola nel soffitto. L'unico contatto col mondo esterno è una piccolissima finestra a tripla inferriata ricavata nel possente muro di cinta del castello. Eccola:
Interessantissima da visitare (per i forti di stomaco) è anche la sala adibita a museo della tortura, in cui sono raccolti, con ampie descrizioni del loro funzionamento, moltissimi degli strumenti che usavano gli inquisitori per estorcere confessioni agli eretici.
L'immagine qui sopra, che ho scattato io, rappresenta uno di questi strumenti. Capite da voi che se anche uno non c'entrava niente con le accuse che gli venivano rivolte, pur di togliersi da lì confessava, eccome se confessava.
Non so chi di voi sia mai stato in un museo della tortura, ma è veramente sorprendente constatare in quanti modi, nel corso dei secoli, l'uomo si è ingegnato nel cercare modi sempre nuovi ed efficaci con cui procurare sofferenze e morte ai suoi simili.
Vabbè, io ho finito. Ho messo online qualche foto della giornata: alcune scattate a San Leo, altre scattate all'esterno della piccola chiesa della Madonna di Saiano, dove ci siamo fermati al ritorno. Se volete darci un'occhiata le trovate qui.
Ciao e complimenti per le foto.
RispondiEliminaTi sei dimenticato di dirci quanto hai speso per entrare.
San Leo è uno dei comuni più indebitati della Valmarecchia.
La vecchia amministrazione ha speso a piene mani e la nuova non fa altro che dire che non ci sono i soldi.
La società San Leo 2000,nata per gestire il forte ed i suoi dipendenti,naviga in brutte acque e sono continuati gli errori della vecchia gestione.
Ora io non sono un politico,sono un semplice cittadino,ma se appena insediati il sindaco e la nuova giunta hanno constatato che i conti non quadravano,chiedevano il commissariamento del comune e alla corte dei conti di controllare dove fossero stati spesi i soldi dei CITTADINI.
Tutto questo non influisce sul fatto che San Leo è unica nel suo genere e merita sicuramente una visita.
Ciao
Maurizio
Sinceramente non ero al corrente di tutta questa storia. In ogni caso noi abbiamo pagato due interi da 8 € ciascuno e due ridotti per le mie figlie (4 € cadauno). Totale 22 €.
RispondiEliminaA parere mio e di Chiara ben spesi.
Ciao.
Senza dubbio,per l'arte sono sempre ben spesi.
RispondiEliminaAnche se io penso che si potrebbe pagare di meno,con dei piccoli accorgimenti.
io ci sono stata a S. Leo e mi è piaciuta molto...anche la fortezza...
RispondiEliminaMaria
io ci sono stata a S. Leo e mi è piaciuta molto
RispondiEliminaGià, sarebbe il posto ideale per abitarci.
io ci andrò presto, per questo stavo cercando info in giro x il web e ho trovato questo blog...
RispondiEliminadal racconto di un amico ed il tuo,sembra un'esperienza molto interessante...
buona giornata
-Le Sens du Contresens-
Sì, vale sicuramente una visita. ;)
RispondiEliminaCiao.