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venerdì 13 luglio 2007

Parole e fatti

Beppe Grillo di parole ne dice tante, e ogni tanto nella foga di dire e di voler fare capita che inciampi in qualche castroneria. Non dovuta però a malafede, ma a superficialità e leggerezza.

Superficialità che però gli si perdona, perché oltre a chiacchierare tanto è anche uno che fa (per rendersene conto basta spulciare un pò il suo blog).

Martedì ha presentato in Cassazione una richiesta di legge popolare che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (qui).

I punti principali di questa richiesta di legge sono tre:
  • NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado e in attesa di giudizio finale.

  • DUE LEGISLATURE. No ai parlamentari di professione da 20 e 30 anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.

  • ELEZIONE DIRETTA. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.
Ovviamente una cosa del genere non verrà minimamente presa neppure in considerazione. E se anche si dovessero raggiungere le 50.000 firme necessarie per validare la richiesta, la legge probabilmente non verrà neppure discussa (i cassetti del Parlamento sono pieni di proposte di legge scomode che giacciono in una sorta di letargo dal quale probabilmente non verranno mai svegliate).

Trovo comunque che il gesto vada apprezzato. In fondo se ci pensiamo bene quali sono le due cose che maggiormente fanno girare le scatole a chi si interessa un pò di politica (oltre alla questione stipendi e privilegi)? Il fatto che in Parlamento legiferino persone condannate in via definitiva per reati contro il patrimonio e il fatto che da decenni ci siano sempre le stesse facce che continuano imperturbabili a passarsi il testimone dell'inerzia più assoluta.

E allora, anche se come ho detto la proposta non diventerà mai legge, andiamo comunque l'8 settembre prossimo a fare una firmetta.

Non si sa mai.

6 commenti:

  1. La stessa cosa che ho pensato anch'io, una simile proposta di legge non verrebbe mai messa in calendario per la discussione in Aula. Anche se venisse messa in discussione penso che pochissimi parlamentari (quelli che hanno ancora una dignità) la voterebbero. Insomma è aria fritta.

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  2. Verissimo, però sai, a volte spargere la voce può far miracoli...

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  3. ma se siamo tutti convinti che intanto non cambia niente perche per una volta non proviamo, tutti insieme, a non votare più...???

    Dario

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  4. scusate il perche senza accento

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  5. > ma se siamo tutti convinti che intanto non cambia niente perche per una volta non proviamo, tutti insieme, a non votare più...???

    Lo sto già facendo.

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  6. Video di Beppe Grillo su:

    http://www.beppegrillo.tv

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