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lunedì 5 febbraio 2007

Matarrese show

Cerchiamo di guardare le cose dal loro verso: in Italia - ma non solo - abbiamo diversi "sistemi" che richiedono il loro tributo di vite umane: ci sono i morti sul lavoro, i morti per incidenti stradali, i morti per malasanità, ecc...

Oggi Matarrese (foto) ha inaugurato ufficialmente la stagione dei morti del "sistema calcio". Sinceramente quando ho sentito parlare di questa cosa ho pensato: "Va là, saranno le solite mezze frasi estrapolate dal contesto, com'è usanza fare tra i giornalisti...". Poi mi sono letto l'intervista intera riportata da Repubblica e mi è venuto un flash: non è solo colpa degli ultras idioti la rovina del calcio.

8 commenti:

  1. Ciao Andrea.

    Premetto che Matarrese non mi e' MAI stato simpatico. Anzi. Inoltre, e qui sta la cosa triste, sono sicuro che non aveva bevuto neanche un grappino quando ha rilasciato quell'intervista dalle parole folli (se mi passi l'eufemismo).
    Gli devo riconoscere pero', senza nessuna ironia, che almeno e' stato onesto verso tutti. Come dicevi, infatti, nel post "La vittoria dei cretini", fra una settimana, massimo due, tutto sara' finito nel dimenticatoio. E' un po', se ci pensi, quello che ti dicevo nel post "meglio tardi che mai" dove parlavi della malasanita', quando ti ho fatto una serie di esempi di tragedie all'italiana che adesso nessuno ricorda piu'.
    E tutto questo a testimonianza del fatto che questo è un paese di... vabbe' l'hai capito.
    Benche' quindi io non condivida affatto le parole di quel pazzo, almeno non ha avuto l'ipocrisia di dire le solite frasi "vedremo, diremo, facciamo leggi piu' severe, adottiamo il modello inglese, ..." ed altre fesserie per prendere in giro la gente.

    Se potessi decidere io abolirei il calcio di serie A, B, C, etc. e trasmetterei ogni domenica su RAITRE una partita con i classici "guaglioni della parrocchia". Non saranno campioni del calcio, ma almeno dalla partita traspirerebbero dei sentimenti genuini che il calcio di oggi non sa piu' neanche lontanamente che cosa siano.

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  2. Già si parla - sentivo stasera - di tornare a giocare domenica prossima. La cosa era prevedibile: l'ho detto io, l'hanno detto tutti: agli sponsor non si comanda. Ma non è questo il punto: io ho solo voluto mettere l'accento sul fatto che le parole che ha detto sono delle grosse castronerie (tanto è vero che stasera, dopo aver capito la gaffe, le ha in parte ritrattate).

    Io però, sono sincero, l'onestà che tu gli riconosci io non la vedo. Sono d'accordo infatti - come dicevo - sul fatto che purtroppo tutto tornerà come prima, ma non è possibile prendere per buono il fatto che se ci scappa un morto fa parte dell'ordine naturale delle cose.

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  3. Io però, sono sincero, l'onestà che tu gli riconosci io non
    la vedo. Sono d'accordo infatti - come dicevo - sul fatto che purtroppo tutto
    tornerà come prima, ma non è possibile prendere per buono il fatto che se ci
    scappa un morto fa parte dell'ordine naturale delle cose.


    Infatti, io non condivido neanche una delle parole che ha detto Matarrese. Si puo' dire che il morto puo' scapparci per una guerra, ma non per una partita di calcio. E' da folli quello che ha detto quell'uomo.
    Volevo solamente mettere in evidenza che almeno non si e' messo a fare il saccente come una marea di giornalisti, opinionisti, presentatori, vallette, etc. Tutta questa gente che ci ha "deliziato" spacciandosi per la fonte della sapienza a cui noi poveri fessi telespettatori avremmo dovuto attingere, fra una settimana sara' al proprio posto parlando dell'ultimo calendario, del seno rifatto della valletta o di altre cretinate del genere.

    Ovviamente il comportamento di Matarrese non cambia di una virgola il giudizio che avevo di lui; giudizio che e' stato rafforzato da tutte quelle fesserie che ha proferito.

    Ciao

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  4. Matarrese, ovvero il simbolo del calcio che si rinnova dopo Moggiopoli ;)
    Cosa ci aspettavamo da uno come lui? Se gli stadi italiani sono inadeguati non è anche colpa sua?
    Pessimo!!

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  5. Mah. Io sono vent'anni che non seguo il campionato. E sto da Dio. E sinceramente non capisco una serie di cose: milioni di euro ai giocatori, diritti televisivi, gente che va con le spranghe. E' ora che qualcuno prenda il calcio, la televisione, il precariato, il malcostume, l'inquinamento, il consumismo e faccia 1+1+1+1+ .... La soluzione probabilmente è fare una tabula rasa TOTALE che nessuno si può permettere. Per quel che mi riguarda, possono andare a c@g@r3 immediatamente e con mio sommo gaudio.

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  6. @ rouge.it: guarda, condivido in pieno il tuo post. Neanche io seguo attivamente il calcio; mi limito a simpatizzare per una piccola squadra che attualmente milita in serie b (il Cesena) per il semplice fatto che quando io e mio fratello eravamo piccoli mio padre ci portava la domenica a vedere le partite.

    Tuttavia, per come è strutturato attualmente il nostro modello di vita e società, la soluzione 1+1+1+ecc... che proponi, e che condivido, non è applicabile se non a prezzi altissimi e difficilmente sostenibili (perdita di innumerevoli posti di lavoro, solo per dirne uno).

    Quindi, almeno per il momento (e comunque a malincuore), siamo obbligati a tenere tutto così com'è.

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  7. @ andrea

    Soluzioni? Amico mio, purtoppo sono il primo ad ammettere di non averne! E te l'ho anche scritto (che nessuno si può permettere).

    In tutti i casi, alcuni comportamenti a livello individuale si possono tenere. Servono a molto? A poco? Sicuramente più che a niente...

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