La notizia, se verranno effettivamente accertate le responsabilità delle persone coinvolte, è di quelle che non possono lasciare indifferenti.
La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato, con l'accusa di associazione per delinquere, i due presidenti di una onlus ("L'Amore del Bambino") che si occupa del trasferimento all'estero, per interventi chirurgici, di bimbi malati. I due sono accusati di essersi intascati parte del denaro che avrebbe dovuto effettivamente essere utilizzato per questo scopo (gli inquirenti hanno accertato ammanchi dai conti dell'associazione per circa 450.000 euro).
Il sistema di raccolta dei fondi avveniva tramite i classici contenitori. Sarà capitato anche a voi, penso, di entrare in un bar o altro esercizio commerciale e trovare, sul bancone o alla cassa, dei contenitori tipo salvadanaio in cui inserire qualche spicciolo per aiutare qualcuno. Questo era appunto il metodo principale con cui questa associazione raccoglieva i soldi (nelle intenzioni) destinati a questi bambini.
Questa storia lascia un pò l'amaro in bocca, sia perché coinvolge un'associazione no profit (una onlus, appunto) e sia perché ne ricevevano un danno bimbi malati che necessitano di cure. Va comunque detto che al momento non è chiaro se l'associazione sia coinvolta in questa truffa, o se sia un'iniziativa singola dei due individui. E - ci tengo a sottolinearlo - non voglio assolutamente infondere l'idea che si debba fare di ogni erba un fascio: il fatto che sia coinvolta una di queste associazioni non significa certo che questa sia la prassi. Anzi.
Il mondo del volontariato e delle associazioni senza fini di lucro, offre infatti nel suo insieme un contributo determinante nella lotta alla povertà, al degrado, al disagio sociale, e va spesso a colmare una lacuna che dovrebbe essere riempita da organismi ben più autorevoli. In pratica arriva spesso dove lo Stato non riesce. Secondo dati Istat, riferiti all'anno 2000, in Italia esistono circa 20.000 associazioni nelle quali sono impegnati circa 680.000 volontari, impiegati principalmente in tre "settori operativi": sanità, assistenza sociale e attività ricreative e culturali.
Decisamente un patrimonio da tutelare.
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