sabato 1 novembre 2025

Se scorre il sangue

L'ultimo dei quattro racconti lunghi che compongono questa raccolta, Ratto, l'ho letto stamattina. Alle cinque e mezza mi sono svegliato e non riuscendo a riaddormentarmi - non credo sia un mistero per nessuno che più si va in là con l'età e meno si dorme - mi sono buttato sul libro. L'avevo iniziato qualche giorno fa dopo che Michela mi aveva raccontato le sue ottime impressioni relativamente al film The life of Chuck, ispirato a uno di questi racconti.

Una volta chiusa l'ultima pagina ho provato ancora una volta la sensazione che ogni lettore credo conosca bene, quella del ritorno alla realtà, la realtà vera, tangibile, che nel mio caso era rappresentata da un certo fastidio alla schiena a causa della posizione assunta per leggere e dalla luce fuori della finestra che ovviamente non c'era alle cinque e mezza. Prima di tornare di qua, nella mia camera, ero ovviamente di là, nella baita sulle montagne in cui Drew si era ritirato per poter scrivere il suo primo romanzo, e nel periodo in cui sono stato di là, del di qua mi sono completamente dimenticato. In fondo i libri fanno questo, no? Portano le persone in altri posti, e credo che nessuno meglio di King sappia farlo.

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