Ieri mi è capitata su whatsapp questa immagine, che ovviamente mi ha strappato un sorriso. Ma, passato il sorriso, la vista di un atomo mi ha fatto venire in mente una conferenza di Stefano Mancuso di qualche tempo fa, conferenza che mi sbalordì parecchio e che appunto aveva a che fare anche con gli atomi. Riassumo brevemente in base a quanto mi ricordo: eventuali laureati in fisica che passassero di qui sono pregati di non ridere ed eventualmente correggere ciò che riporto a memoria.
Dunque, tutto ciò che esiste è composto da atomi, che sono la unità fondamentali che costituiscono la materia. Siamo fatti di atomi noi, le piante, il mare, il nostro smartphone, il pappagallo con cui chiacchieriamo in salotto, la pompa della bicicletta, il tappino di gomma sotto le gambe dei tavolini, il geko che si arrampica sul muro della nostra camera, le vibrisse del nostro gatto, la brioche che immergiamo nel cappuccino la mattina, la prof di italiano e storia che ci chiama per essere interrogati e via così. Più o meno tutti sanno che gli atomi sono composti da un nucleo, all'interno del quale stanno protoni e neutroni, e da elettroni che ruotano attorno, esattamente come l'immagine che mi è arrivata su whatsapp.
Quello che io non sapevo, e che mi ha sorpreso, è che la distanza che esiste tra il nucleo e gli elettroni che gli ruotano attorno è molto grande. Se ipoteticamente potessimo ingrandire il nucleo di un atomo, che di per sé ha dimensioni talmente piccole che la mente umana non riesce a concepire, fino alle dimensioni di una mela, troveremmo che gli elettroni gli ruotano attorno a un chilometro di distanza. Quindi, diceva Mancuso, gli atomi sono sostanzialmente vuoti, e se è vero che noi, il nostro gatto, la prof ecc. siamo fatti di atomi, anche noi siamo vuoti. Ma se siamo vuoti, perché quando andiamo alla sagra della polenta e dello strozzaprete a Saludecio urtiamo l'altra gente? In teoria dovremmo compenetrarci a vicenda. Andiamo a sbattere nell'altra gente perché gli elettroni che ruotano attorno agli atomi di cui siamo fatti hanno carica negativa, e dato che le cariche negative si respingono, vengono respinti dagli elettroni degli atomi che compongono le altre persone.
Questo spiega anche perché distrussi il muso della mia vecchia Punto quando, anni fa, in un giorno di neve, tamponai il mio vicino di casa: gli elettroni degli atomi che componevano la carrozzeria della mia macchina furono respinti dagli elettroni della carrozzeria della macchina del mio vicino, il quale vicino ricordo che s'incazzò assai e per parecchio tempo mi tolse pure il saluto.
Vabbe', scherzi a parte (scherzi si fa per dire: lo tamponai per davvero), a me quella conferenza di Mancuso mi sorprese davvero. Ancora oggi a 'sta cosa che gli atomi sono vuoti ogni tanto ci penso.

Anche io rimasi sconcertato quando appresi della distanza tra nucleo ed elettroni comparata alle dimensioni del nucleo: potremmo dire che la struttura chimica della materia è un ottimo modello per rappresentare l'universo, con la differenza delle forze principali in gioco: elettromagnetiche nel primo caso, gravitazionali nel secondo.
RispondiEliminaDue solidi, poi, non si compenetrano in caso di urto per altre ragioni, intervengono i legami molecolari a irrigidire la struttura della materia, legami che sono via via più deboli al diminuire della densità (stato solido/liquido/gassoso): questa appendice per concludere che, sebbene gli atomi siano sostanzialmente "vuoti", la materia ne possiede così tanti da essere densa quanto basta per non consentire la compenetrazione tra solidi. 😉
Ne avesse posseduti meno, avrei evitato di danneggiare la macchina :-)
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