Se si guardano i sondaggi, oltretutto, si scopre che la libertà di scelta sul fine vita sarebbe apprezzata dalla maggioranza degli italiani. Lo certifica ad esempio il rapporto Eurispes Italia del 2023, secondo cui il 68% degli italiani è favorevole all'eutanasia legale, sostegno che era al 75% nel 2020. Tutti i sondaggi svolti negli ultimi anni indicano come una forte maggioranza degli italiani sia favorevole sia all'eutanasia che al suicidio assistito, anche se quest'ultimo con percentuali leggermente inferiori, quindi un governo che si decidesse a fare una legge per regolamentarli ne avrebbe anche vantaggi in termini di consenso.
Invece niente. Nonostante anche la Corte Costituzionale abbia da anni dato indicazioni ai vari governi di colmare una volta per tutte questo gap legislativo, tutto rimane lettera morta. E quindi continuiamo ad avere casi come quello di Laura: 25 anni di sofferenze e tre di battaglie legali per poter ottenere di smettere di soffrire.
E niente, non ce la faremo mai a riconoscere a ognuno il diritto di decidere da sé come morire e diventare un Paese un po' più civile. Si deve continuare a soffrire, perché la sofferenza è bella, ha un senso, è una caparra per l'eternità e un viatico per la salvezza. Quindi, cari malati terminali, continuate pure a restare nei vostri letti attaccati a qualche macchina che vi tiene in vita artificialmente e vi somministra la morfina, perché è vero che di qua soffrite come cani, ma dopo di là vi aspetta il premio.
in Italia questa legge non si farà mai per una questione politica con lo Stato del Vaticano... è così
RispondiEliminaNon si farà mai per quello che hai detto tu e anche per altro.
EliminaCaro mio, è davvero mostruoso. La nostra vita appartiene ai preti, la peggiore genia di sciacalli pervertiti che striscia sulla faccia della terra. La storia del cristianesimo lo testimonia.
RispondiEliminaQuando si dice "pane al pane, vino al vino".
EliminaCiao Ettore :-)
Manchiamo di sovranità.
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