Ieri il governo ha licenziato definitivamente, convertendolo in legge, il famoso/famigerato decreto sicurezza, trasformando, secondo molti, il nostro paese nell'anticamera di quello che può essere considerato uno stato di polizia (sono state introdotte 11 nuove tipologie di reato e 11 nuove aggravanti di reati già contemplati nel nostro CPP.
Qui c'è un elenco).
Tra sentimenti altalenanti che vanno dalla tristezza alla rabbia alla preocupazione, faccio mie le considerazioni e i timori
di Concita De Gregorio la quale, tra le altre cose, si chiede se queste norme servano a mettere in sicurezza i cittadini o il governo dai cittadini.
Nessun dubbio: norme che mettono in sicurezza il governo dai cittadini, e De Gregorio lo dice come meglio non si potrebbe: "agitare il manganello ancor prima che serva", "che il dissenso resti nelle reti e nei pollici sui social."
RispondiEliminaQualcuno può ancora mettere in dubbio che la nostra democrazia, quella nata dall'antifascismo e dalla Resistenza, giorno dopo giorno stia scivolando verso una brutta fine?
Il peggio: quattro giorni fa c'è stata una manifestazione a Roma, un point c'est tout. Discorso chiuso, nella lingua di un Paese che avrà pure tanti difetti, oltre che problemi simili ai nostri, ma le cui strade, quando sono in gioco i fondamentali valori democratici, si riempiono di manifestanti a centinaia di migliaia.
Non così da noi... del resto non sarà un caso se il il fascismo è in Italia che ha potuto nascere e imperversare per un ventennio.
:'-(
Una soluzione potrebbe essere che i partiti che si oppongono a questo governo mettessero da parte i personalismi e i biechi interessi di bottega e si unissero. Nel 2027 ci saranno le prossime politiche e in qualche modo questa gente va mandata a casa. Ci vorrebbe un atto di responsabilità collettivo per guardare a un bene più grande, ma dubito che succederà.
EliminaIn effetti è l'unica possibilità... che con buone probabilità resterà una pia speranza.
EliminaPure io la vedo grigia.. :(
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