venerdì 18 aprile 2025

La fermata

Generalmente non ricordo i sogni che faccio. Questo sì, anche se è un po' confuso. 

Sono a Rimini alla fermata dell'autobus e aspetto il 9 per tornare a casa. Ricordo anche la fermata, quella nei pressi dell'incrocio tra via Roma e via Tripoli. Mancano un po' di minuti al suo arrivo e nell'attesa mi reco presso un tabaccaio lì nei pressi per acquistare il biglietto. All'interno c'è ressa e mi metto in coda un po' in ansia perché i minuti passano. Riesco finalmente a comprare l'agognato biglietto e mi precipito fuori, appena in tempo per salire sull'autobus che nel frattempo sopraggiunge.

Sull'autobus c'è più ressa che nel negozio del tabaccaio. Non riuscendo ad arrivare alla macchina obliteratrice chiedo a chi è accanto a me di fare correre il biglietto fino all'apparecchio e di farmelo tornare indietro vidimato. Il biglietto parte ma nel passamano cade sul pavimento del bus e nessuno riesce più a trovarlo. Panico. Panico vero, tipo incubo. Sarebbe potuto salire il controllore in ogni momento e sarei stato fregato. Invece il bus arriva al capolinea senza che salga qualcuno a controllare i biglietti. Poi non ricordo altro.

Immagino che questo sogno sia collegato a una vicenda simile che mi è accaduta realmente un paio di mesi fa. Ero sempre sul mitico 9 Rimini - Santarcangelo e tornavo a casa da una visita in ospedale. Il bus era pieno perché in quei giorni alla fiera di Rimini c'era qualcosa (alla fiera di Rimini c'è sempre qualcosa). Credo ci fosse il Sigep ma non sono sicuro. Come nel sogno, siamo tutti pressati sul bus tipo sardine in scatola e chiedo di fare passare il biglietto fino alla macchina obliteratrice. Il biglietto parte e torna e lo metto velocemente in tasca.

Due fermate prima di quella della fiera salgono due controllori. Io sono tranquillo, il biglietto è vidimato. Lo tiro fuori e glielo mostro. "Guardi che questo biglietto non è timbrato", mi fa notare il controllore. Lo guardo e scopro con orrore che effettivamente non è timbrato. Spiego quindi ai due controllori che io il biglietto l'ho fatto passare e una delle persone vicino a me testimonia il passamano. Evidentemente la persona che era l'ultimo anello della catena per qualche motivo non l'ha timbrato e il biglietto è tornato indietro vergine. Io l'ho messo in tasca senza guardarci e buonanotte.

Risultato: 74,50 euro di sanzione e un'incazzatura che ha accennato a scemare solo dopo una decina di giorni. Sarebbe stato bello che le due situazioni fossero state invertite: la multa nel sogno e il lieto fine nella realtà. Pazienza.

6 commenti:

  1. Una multa molto salata!Buona Pasqua.

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  2. Il tuo subconscio non ha accettato la multa e ha modificato a suo piacimento il finale reale.
    massimolegnani

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    1. Mi sa che è così. A più di due mesi dai fatti mi pare faccia ancora parecchia fatica ad accettarla. Me ne accorgo anche senza bisogno dei sogni :-)

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  3. Per mia pigrizia avevo le pessima abitudine di non controllare mai il resto di un acquisto e sono stato fregato,ora non mi fido più.
    74,50 euro di multa mi sembra esagerato però...
    Un saluto

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