lunedì 31 marzo 2025

Ritorni


Ok, qua ho finito, domattina torno a casa. Stare alcuni giorni in ospedale è una esperienza che andrebbe fatta, non perché sia bello essere malati o piacevole avere bisogno di supporto sanitario, ma perché aiuta a mettere molte cose in prospettiva.

14 commenti:

  1. Sono lieta del tuo ritorno a casa e anche di saperti risanato. Buona convalescenza. Tempo fa appresi da Report delle eccellenze degli ospedali di Romagna e sono certa che sarai stato bene.
    Leggo del matrimonio di tua figlia e porgo tanti auguri anche a lei e al suo compagno di vita. E' bello il desiderio di impegnarsi di amarsi per tutta la vita.
    Ciao Andrea.

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    1. La sanità in Romagna è qualitativamente eccellente, senza dubbio. Il problema, però, problema presente ormai dappertutto, sono le liste di attesa e l'avanzamento del privato rispetto al pubblico.
      Come avevo già scritto in un post precedente, questo intervento l'ho dovuto pagare di tasca mia ricorrendo a una struttura privata perché dopo sei mesi di attesa nel pubblico non avevo ancora una tempistica certa. È questo il vero problema che abbiamo oggi nel nostro paese: il progressivo smantellamento del SSN che ci avvia verso una sanità per censo, invece che gratuita per tutti.
      Ciao Sari.

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  2. Concordo, e’ un’esperienza positiva a prescindere dalla eventuale gravità del momento, ridimensioni le priorità, coltivi una solidarietà semplice con gli altri pazienti, apprezzi le cure e la competenza, soprattutto in condizioni di emergenza dove tutto deve filare liscio. Se poi sei un medico in incognito come è capitato a me, tutto assume un significato più ampio.
    massimolegnani

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    1. Non sapevo fossi un medico. Allora ne approfitto per qualche consulenza.
      Sto scherzando, ovviamente.
      Comunque sì, è come dici tu. Quando ci si trova in una situazione di difficoltà di salute si vede tutto ciò che c'è attorno con occhi diversi.
      Ciao Carlo.

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  3. Io mi sono operato un' ernia inguinale poco più di un mese fa,devo dire che è andato tutto benissimo,infermieri e medici gentilissimi e molto competenti.
    Un saluto e buona convalescenza

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    1. Grazie blogredire. Io adesso ho davanti una quindicina di giorni di assoluto riposo, cercherò di godermeli.

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  4. Lieta che sia andato tutto bene. Buon riposo.
    Ti direi di leggere, per passare il tempo... ma so che lo farai a prescindere!

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    1. Esatto (non era difficile :-))
      In questi giorni sto leggendo un saggio sulle ipotesi che stanno alla base della nascita del linguaggio, cioè come ha fatto la nostra specie a passare da suoni più o meno articolati al linguaggio completo di oggi.
      Interessantissimo.

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  5. Non oso pensare a quanti libri riuscirai a leggere, avendo a tua disposizione due settimane due di libertà dal lavoro :-))
    E data la natura dell'intervento a cui ti sei sottoposto... dillo che l'hai fatto solo per confermare quanto il nostro amato Telmo Pievani sostiene in merito alle magagne che ci affliggono quali prodotti un po' fallati dell'evoluzione! ;-))
    In tal senso io modestamente ho già dato molti anni fa con l'operazione di ernia del disco. Tra l'altro fatta a Udine, in camerata con altre sette donne, per cui non avevo smesso di deliziarmi del loro parlare in friulano, una meraviglia...
    Altre vicissitudini che, sempre in età relativamente giovane, mi hanno visto varie volte ricoverata in unità coronarica mi avevano invece permesso di ascoltare anamnesi e storie interessanti e a volte sorprendenti, dato che le postazioni erano separate solo da una tendina.
    Ricordo indelebile, quello di un infartuato milanese catapultato direttamente dalle piste da sci, che quando ha saputo che avrebbero telefonato alla moglie per avvisarla si era preoccupato più di questo che del suo infarto, tanto che non finiva di raccomandare che lo facessero con grande cautela, che la moglie era sensibile, che oltretutto aveva appena fatto la plastica al naso, ecc. ecc.
    Quando poi era arrivata, con il viso tutto fasciato e incerottato, si è capito subito quanto era fragile e insicura, infatti era lui che consolava e sosteneva lei. Che storie... appunto per il capitolo cose che si vedono e s'imparano solo in ospedale.
    Poi ci sono quelle che mi sono capitate nei lunghi anni in cui ho fatto la scrutatrice ai seggi, e ce ne sono state di talmente particolari, spesso davvero istruttive, che mi sono pentita di non averle scritte.

    Ciao Andrea, buona convalescenza!

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    1. Ho pensato a Pievani ogni momento che sono rimasto in clinica. Non solo per la mia patologia ma per le tante che ho visto affliggere chi era lì. Immagino che anche tu, quando hai fatto la tua ernia, abbia pensato a lui :-)
      Il tempo per leggere non mi mancherà (ben 20 giorni di convalescenza), cercherò di approfittarne al meglio.

      Ciao Siu, grazie mille ;-*

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