L'esultanza del governo per i dati Istat secondo cui negli ultimi mesi sono aumentati gli occupati in Italia, specialmente gli occupati stabili, forse non ha grandi ragioni di essere. Di per sé, infatti, un aumento degli occupati stabili non significa niente, occorre vedere quali tipi di contratto stanno alla base di questo aumento occupazionale.
In Italia ci sono circa tre milioni di lavoratori esclusi da qualsiasi forma di contrattazione collettiva, i più svantaggiati dal punto di vista salariale. Conta poco che un'attività assuma un lavoratore a tempo indeterminato e poi gli dica: Lo stipendio lo decido io, se ti sta bene ok, altrimenti la porta è quella. Un lavoro da 600 euro al mese a tempo indeterminato è sempre meglio di niente (forse), ma non consente di vivere, al limite consente di sopravvivere.
D'altra parte la stessa Istat, giusto un paio di mesi fa, ha certificato come nel nostro paese la povertà sia galoppante e abbia raggiunto livelli mai visti dal dopoguerra a oggi. Se l'occupazione aumenta (in realtà l'andamento è ondivago), come si spiega il contestuale aumento della povertà? Io due domande me le farei. A questo si aggiunge che l'Istat inserisce nel computo degli occupati anche chi lavora un'ora in regola in un mese.
Insomma, alla fine i numeri sull'occupazione lasciano il tempo che trovano, se non contestualizzati.
Una possibile soluzione sarebbe l'introduzione una volta per tutte del famoso salario minimo, che consentirebbe ai milioni di lavoratori esclusi da ogni forma di contrattazione collettiva di emanciparsi dal punto di vista salariale e delle tutele. Ma naturalmente questo governo non ne vuole sentire parlare, preferisce esultare senza motivo, mentre nel frattempo blatera di fumosi rafforzamenti della contrattazione collettiva che ovviamente rimarranno sempre sulla carta.
Bel post,concordo con te!Buona domenica.
RispondiEliminaSacrosanto dirlo e ribadirlo; dunque bravo Andrea, e ancora una volta anche per la dote davvero rara della tua chiarezza.
RispondiEliminaCiao Olga.
RispondiEliminaGrazie, Siu. Buona fine di domenica :*
@Gravo, che la civiltà occidentale sia in declino è noto già da qualche decennio. D'altra parte il termine stesso Occidente significa questo.