Su Manzoni arrivo tardi, lo so, ma solo per dire che I promessi sposi fui obbligato a studiarlo alle superiori, cosa che me lo fece odiare profondamente. Poi il passare del tempo fece un po' sfumare e sedimentare questo odio. L'ho riletto per libera scelta, come un romanzo qualsiasi, un paio d'anni fa e mi è piaciuto tantissimo. E qui mi tocca dare ragione ancora una volta al grande Umberto Eco, quando diceva che la scuola è organizzata per fare odiare i classici.
E comunque certi libri si apprezzano solo a una certa età.
RispondiEliminaConcordo. Letto due volte anche il Gattopardo. Ogni volta un'emozione diversa.
EliminaConcordo.
EliminaIdem: odiato al liceo, amato da adulta. Ma credo che sia una questione di età: da adulta ho amato il verismo, ad esempio, i classici russi, i francesi...
RispondiEliminaProbabilmente c'entra anche il modo con cui viene "imposto" a scuola. Se fosse lasciato alla libera scelta di ognuno probabilmente sarebbe un libro meno odiato.
RispondiEliminaHo studiato I Promessi Sposi al ginnasio e ricordo con piacere alcuni brani e personaggi, tipo la vecchia malvissuta.
RispondiEliminaA me "I promessi sposi" è toccato al biennio delle superiori e non lo leggemmo nemmeno integralmente, saltando parecchi capitoli.
RispondiEliminaForse un giorno lo rileggerò, fatto sta che dovrò ricomprarlo poiché appena possibile l'ho regalato a una ragazzina cui serviva come libro di narrativa... Il problema è che lo stile narrativo di Manzoni proprio non lo sopporto.
Beh, se non lo sopporti non vedo perché tu ti debba sobbarcare il sacrificio di leggerlo. Mica è obbligatorio.
RispondiEliminaCon Simenon mi sono ricreduto dopo il primo approccio.
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