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martedì 2 agosto 2022

Il violinista del diavolo

Sto leggendo un libro (Note, l'invenzione della musica), scritto da Alberto Angela, sulla storia della musica. Tra i tanti aneddoti interessantissimi qui raccontati, c'è quello, famoso, secondo cui il grande Niccolò Paganini (immagine qui sotto) era considerato "il violinista del diavolo".
Scrive Angela: "A cavallo tra Settecento e Ottocento comparve forse il più grande violinista di tutti i tempi, Niccolò Paganini. Il suo talento fu talmente strabordante da dare adito a leggende che lo attribuivano a cause sovrannaturali, addirittura a un patto con il diavolo. Paganini, che aveva un aspetto pallido ed emaciato a causa della sifilide e vestiva sempre di nero, giocò parecchio su questa leggenda per alimentare il suo mito. Da allora, nei racconti popolari, il violino è tradizionalmente associato al diavolo, che per tessere le sue trame e traviare gli uomini si avvale del suo suono ipnotico e incantatore. Anche la settecentesca sonata di Giuseppe Tartini, Il trillo del diavolo, sarebbe nata dal sogno di un patto con Satana."

Questo interessantissimo aneddoto mi ha fatto venire in mente una canzone di Franco Battiato di qualche anno fa in cui viene citato. È la stupenda Lode all'inviolato, a cui dedicai anche questo video.


3 commenti:

  1. In un albo di Dampyr, "Il musicista stregato", si parla di Giorgio Mainerio, interessato a pratiche di magia, necromanzia, riti notturni, tanto da destare l'interesse dell'Inquisizione. L'albo a fumetti ovviamente reinventa e devia i fatti verso l'horror, ma del resto ci mette del suo anche nello spiegare il talento precoce di Mozart, in un altro albo.

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