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lunedì 20 giugno 2022

Il vescovo di Verona e il gender

Nulla da eccepire sulla lettera inviata dal vescovo di Verona ai preti della diocesi con la preghiera di esortare i devoti fedeli a votare in un certo modo per l'elezione del sindaco. In fondo si tratta di indicazioni rivolte da un pastore alle sue pecorelle, i seguaci della religione cattolica, e si sa che la religione cattolica sui temi etici la vede in un certo modo. Poi, sulla "famiglia voluta da dio" (un concetto totalmente privo di senso per chi non crede, ma anche per molti che credono), sull'eutanasia, sull'aborto, libero di ricordare alle devote pecorelle le indicazioni della chiesa, ma la teoria del gender, intesa come complotto predefinito con lo scopo di distruggere la famiglia "naturale", è una bufala, e continuare a tirarla in ballo regala ad essa una dignità che non ha.

Sarebbe come esortare i fedeli a non votare per chi si fa portatore dei valori del terrapiattismo. È un concetto semplice, e stupisce che un vescovo non si accorga del granchio che prende ogni volta che la tira in ballo. Significa essere ai livelli di una Meloni, di un Salvini, di un Adinolfi, di un Gasparri qualsiasi. Peccato.

6 commenti:

  1. La Chiesa dovrebbe occuparsi dei fattacci suoi, mica l'Italia entra nel merito delle beghe del Vaticano! Sono per l'abolizione dei Patti Lateranensi, e mica da oggi!

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    1. In teoria non c'è nulla di male se la chiesa si rivolge ai fedeli e dà le direttive in merito ai temi etici.
      È quando pretende di mettere becco nelle faccende legislative italiane che non va bene. Ma parte della responsabilità è anche della politica, che ha sempre permesso che ciò avvenisse.

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    2. Dare consigli elettorali a gente che non ha cittadinanza in Vaticano è mettere il becco in faccende legislative, dato che poi gli eletti potranno firmare leggi, ordinanze, ecc...
      La politica concede che avvenga proprio in virtù di accordi tra Regno d'Italia e Chiesa, accordi che, col passaggio alla Repubblica, sarebbe tempo venissero stracciati e che la Chiesa pagasse l'IMU sugli edifici di sua proprietà che insistono sul suolo della Repubblica. Sennò, per quanto mi riguarda, potrebbero tenere Messa esclusivamente in Vaticano.
      Togliamo crocifissi e ore di Religione dalle scuole e lasciamo le cose grosse?

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    3. Sì, ma la politica concede che avvenga anche perché i cattolici che votano sono milioni, semplificando un po'.

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  2. Anche ai livelli di Cirillo I, il patriarca

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