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domenica 8 maggio 2022

Continuare la guerra

Mi ha lasciato parecchio stupito il fermo rigetto, da parte del segretario della Nato Stoltenberg, della proposta di Zelensky di rinunciare a rivendicare la Crimea in cambio di una cessazione delle ostilità. Più che altro non si capisce, o almeno io non capisco, a quale titolo la Nato metta becco in una faccenda che dovrebbe essere di esclusiva pertinenza dello stato ucraino, del quale Stato si sono sempre evidenziati l'indipendenza e il diritto di filarsi da sé le proprie vicende.

C'è da ricordare, a proposito di Crimea, che la suddetta penisola, da tempo al centro del contenzioso tra Russia e Ucraina, fa amministrativamente parte di quest'ultima, mentre nella realtà è prevalentemente abitata da popolazione russofona (la lingua russa è parlata da più del 70 per cento della popolazione, la lingua ucraina da circa il 10 per cento), e che un referendum del 2014 sulla propria autodeterminazione ha visto il 95 per cento dei partecipanti favorevole alla riannessione alla Russia. Se quindi l'Ucraina, uno Stato indipendente e sovrano, decide di rinunciare ad essa per arrivare a un cessate il fuoco, non si capisce perché la Nato si opponga.

Ora, è vero che UE e ONU non hanno mai riconosciuto la validità di quel referendum, ma visto che, a detta di tutti, il maggiore ostacolo a un cessate il fuoco risiede nella mancanza di negoziati seri e nel fatto che, anche quando si tenta di sedersi a un tavolo, nessuno è disposto a fare concessioni alla controparte, non si capisce perché, una volta che salta fuori qualcosa di concreto, venga rigettato. Viene quasi da pensare che ci sia una volontà di non interrompere il conflitto e, anzi, di farlo continuare. Un pensiero corroborato, tra le altre cose, da quanto affermato dallo stesso Stoltemberg, il quale ha detto che si continuerà ad armare l'Ucraina anche se, per avere ragione di Putin, "ci vorranno mesi o anni", con conseguente protratta "distruzione di infrastrutture critiche e aree residenziali."

Che non ci sia nessuna volontà, almeno da parte occidentale (segnatamente gli USA), di porre fine al conflitto lo si evince anche dalle dichiarazioni tutt'altro che distensive pronunciate da Biden nelle ultime settimane (non è che se accusi uno di essere un criminale e un macellaio il giorno dopo ci vai a fare la pace) e dai continui stanziamenti di soldi, supporto logistico e armi al paese ucraino. Nonostante all'indomani dell'invasione dell'Ucraina Biden avesse espressamente dichiarato che gli USA non avrebbero mai partecipato al conflitto, oggi è palese che non è così, come del resto ha detto chiaramente Lucio Caracciolo nel suo editoriale di un paio di giorni fa, in cui spiega abbastanza in dettaglio in quali modi gli americani ci sono ormai dentro a tutti gli effetti.


Errata corrige.

Come riporta Open in questo articolo, Zelensky non ha affatto proposto la cessione della Crimea in cambio di un cessate il fuoco. Ha semplicemente chiesto, come condizione primaria per intavolare una trattativa, che la Russia ritiri le truppe dai territori occupati ripristinando la situazione precedente al 24 febbraio. Ho quindi riportato una notizia dimostratasi poi infondata e mi scuso con chi mi legge.

9 commenti:

  1. Ti ringrazio della precisazione. Anch'io pensavo come te. In ogni caso penso che sia l"Ucraina a decidere autonomamente cosa vuole fare.

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  2. Esatto, dovrebbe essere solo lei, in quanto Stato autonomo, indipendente e fuori dalla Nato.
    Rimane comunque in piedi il fatto - almeno a mio giudizio - che gli USA non puntano affatto ad arrivare a un cessate il fuoco. Mi pare anzi che siano particolarmente attivi in senso opposto.

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  3. Comunque il fatto che tutti i siti hanno riportato la stessa notizia non vera la dice lunga su come è messa l'informazione

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  4. Verissimo. E dimostra che non ci si può fidare della veridicità di una notizia in virtù del fatto che viene riportata da tutti i media. Tutto questo mi sembra abbastanza sconfortante.

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  5. Guerra progettata, implementata e fomentata dagli SUA contro Europa e Russia usando l'Ucraina come carne da macello.
    Infatti fanno di tutto affinché duri più possibile e faccia i maggior danni possibili. Rimangono lo stato canaglia per eccellenza.

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  6. Che abbiano tutto l'interesse a proseguirla è fuori di dubbio (l'ha ammesso lo stesso ministro degli esteri USA). Per il resto, non so.

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  7. complimenti per la correzione

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