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giovedì 28 ottobre 2021

Voto segreto

Ai franchi tiratori che hanno contribuito ad affossare il ddl Zan preferisco i Salvini e i Pillon (e non sapete quanto mi costi dire 'sta cosa), che almeno, a differenza dei sepolcri imbiancati di cui sopra, dicono chiaramente come la pensano e votano di conseguenza. Personalmente sarei favorevole all'abolizione del voto segreto, sia alla Camera che al Senato. Non è consentito in nessuna delle due camere quando si tratta di votare leggi finanziarie o relative ad approvazione di bilanci, consuntivi e quant'altro, non si capisce perché sia consentito per le votazioni riguardo a temi etici o estensione di diritti. O forse, invece, si capisce fin troppo bene.

In ogni caso, le destre che esultano sguaiatamente in Senato per l'affossamento del ddl Zan danno perfettamente l'idea della distanza che separa governanti e governati. Come dice giustamente Giulio Cavalli, applaudire un mancato progresso sui diritti ha un nome: oscurantismo. Quell'oscurantismo grazie al quale si potrà tranquillamente continuare a urlare "froci" a due che si tengono per mano per strada senza timore di incorrere in grossi guai. D'altra parte, come la storia insegna, la destra è sempre stata sinonimo di negazione di diritti. 

8 commenti:

  1. Il femmminismo che si ispira a Carla Lonzi, quello a cui appartengo, ha chiesto più volte modifiche a questa legge. Ad alcune esponenti sono arrivate pure minacce di morte.
    Una scrittrice che seguo, "diritti qua, diritti là" , scrisse che noi "terf"dovremmo prendere l'LSD.
    La tolleranza.
    Anche sentir dire che "noi siamo la minoranza" rispetto ai movimenti femministi è un argomento mistificante: chi ha la conta?
    Arcilesbica che viene da decenni di battaglie, è stata squalificata per aver preso posizione contro l'identità di genere.
    Con un po'meno protagonismo ( il signor Zan) se ne può ridiscutere.
    Chi vuole approfondire la questione, fuori dal soliloquio dei social, può leggere il blog Feminist Post.

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  2. C'è una certa parte dei movimenti femministi (ne abbiamo già parlato e non ci torno su) a cui la legge andava bene così com'era. Il protagonismo a mio avviso non c'entra niente, e se comunque ne vogliamo parlare mi sembra che sia addebitare più ai partiti di destra, i quali hanno politicamente investito moltissimo nella campagna mediatica anti-ddl Zan, con falsi allarmismi e stupidaggini di qualsiasi genere. Per non parlare poi del Vaticano (quando c'è in ballo una legge sui diritti il papa e soci si sa sempre da che parte stanno).
    Non è questione di protagonismo, quindi, è questione semmai che entrambe le fazioni si sono arroccate sulle rispettive posizioni senza mai cedere di un millimetro, e questo ha contribuito a polarizzare e cristallizzare le suddette posizioni.
    Comunque sia, il risultato è che siamo rimasti uno dei pochi paesi a non avere una legge che inasprisca le pene contro le discriminazioni delle persone per il loro orientamento sessuale.

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  3. Ci si appella alla salvaguardia della coscienza, difendendo il voto segreto.
    Come se la coscienza avesse bisogno di nascondersi per dichiarare i suoi valori etici. Una scemata simile è inaccettabile. Come il voto segreto, degno di povertà di spirito e codardia manifesta.

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    1. Concordo. Non ricordo chi fosse a dire che, in fondo, il voto segreto è retaggio di una certa cultura cattolica, nella quale i problemi di coscienza si risolvevano nel segreto del confessionale. Il voto segreto, in fondo, non è altro che la laicizzazione del confessionale. Una cosa che non ha senso, se ci si pensa. Perché uno non dovrebbe mettere la faccia nelle azioni che compie? Io mi chiamo così e la penso così e così, senza nascondersi.

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  4. Hai ragione, almeno Salvini e Pillon, per quanto odiosi, sono stati coerenti mentre gli altri sono stati solo ipocriti. Pensavo al successo del referendum per l'eutanasia quando invece i nostri governanti hanno titubato per anni... Mi viene da dire che una consultazione popolare a proposito di questa legge sarebbe stata a favore, magari sono la solita ottimista però credo che su certi argomenti le persone siano più avanti di quelli che governano. Comunque sia, l'affossamento di questa legge mi ha riempito di amarezza, così come vedere quelli che esultavano.

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    1. Sì, esiste sicuramente una distanza abissale tra il "sentire" della gente e quello di chi governa, e non da oggi. Quando poi si vedono scene come quella in Senato dopo l'affossamento del ddl Zan, è ridicolo sentire politici lamentarsi del fatto che la gente non vada più a votare.

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  5. Ho la certezza che troppi politici fanno i froci col culo degli altri.

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