Diceva De André che il fenomeno della genialità consiste nel sapere prima di conoscere. Mi è venuto in mente questo suo pensiero dopo essermi imbattuto casualmente nell'esibizione di questa ragazza. Genialità che, qui, non sta tanto nella perfezione tecnica dell'esecuzione, che al limite è mera abilità, ma sta in tutto ciò che emana dalla maniera in cui la musicista interpreta l'opera. E non è una capacità, questa, che si apprende al conservatorio, ma si ha dentro di sé prima ancora di imparare a muovere le dita sui tasti.
Ci vuole una predisposizione alla musica per suonare in quel modo... Conosco gente che dopo anni di Conservatorio, se non hanno uno spartito davanti si rifiutano di toccare un tasto.
RispondiEliminaNella mia ignoranza in materia, l'esecuzione in oggetto la trovo splendida ma non entra in risonanza con i miei gusti, mi mette inquietudine.
Se ti mette inquietudine ha raggiunto il suo scopo. L'arte è questo che deve fare: stupire, fare sognare, indurre inquietudine, fare pensare. L'arte non lascia indifferenti, altrimenti non è arte.
EliminaInquietudine è esattamente ciò che Chopin intese trasmettee con gli "studi": ricerca, sonorità, introspezione, mondi aperti oltre i tasti di un pianoforte. Se questa ragzzza è riuscita a dare tutto questo ha compiuto un miracolo. C'è riuscita.
RispondiEliminaVero.
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