L'infelice uscita di Letizia Moratti secondo cui occorrerebbe vaccinare prima le regioni col PIL più alto, solleva, come era prevedibile, ondate di indignazione.
Non piace neppure a me quell'uscita, a scanso di equivoci. Vorrei però fare presente che, nella sua innocente ingenuità, la signora Moratti ha espresso verbalmente ciò che è costume e cultura imperanti, ciò che è inconscio collettivo. Se si nasce e si vive in un certo "ecosistema", ciò che poi si esprime ne è infatti il suo riflesso.
Vaccini anti-covid a parte, è infatti stranoto che chi ha maggiori possibilità economiche si può curare con maggiore efficacia e minore attesa rispetto a chi ha poche o nulle possibilità economiche. È sempre stato così e, temo, sarà sempre così. Quindi sì, indignamoci pure per ciò che ha detto la signora Moratti, ma conserviamo anche qualche moto di indignazione per il sistema nel suo complesso, di cui il pensiero della Moratti è figlio.
Parlavo proprio oggi con un'amica etiope trapiantata da anni ormai in Italia, del fatto che in Africa i vaccini arriveranno quando l'ultimo degli ultimi sarà vaccinato. Un modus operandi al quale la Moratti ha dato solo ulteriore risonanza. Ma se è a quei livelli che non vengono forniti esempi adeguati...come possiamo pensare che più in basso si possa fare meglio, anzi, si possa fare.
RispondiEliminaInfatti credo che pochi o nessuno lo pensi.
Eliminasicurante,concordo, ma in verità sono basita che qualcuno faccia ancora parlare la signora Moratti... un po' come Renzi
RispondiEliminaBeh, parlare è ancora diritto di tutti, ed è riconosciuto come diritto anche quello di dire sciocchezze. Il problema sta in chi queste sciocchezze poi le propaga.
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