Quelli ai tavolini giocano a carte, gli altri, attorno, guardano e intanto chiacchierano. Ricordano un po' certi umarells, ma qui il sostantivo è improprio perché gli umarells hanno la tendenza a formare capannelli in prossimità di cantieri edili, lavori stradali ecc. Questi invece si limitano a stazionare sotto il portico del bar. Li vedo mentre passo in bicicletta, tutto sudato, sulla pista ciclabile di fronte. Istintivamente penso: Ma guarda questi, se ne stanno tutto il giorno a bighellonare al bar mentre io sono obbligato a sgobbare e mi tocca pagargli pure la pensione. Ma è solo il pensiero fuggevole di un attimo. So benissimo che la maggior parte di quegli anziani (alcuni li conosco pure) è fatta di persone che sono arrivate al meritato riposo dopo avere lavorato una vita, e anche più duramente di me. È che, a volte, le considerazioni si formano e prendono vita senza aver fatto prima una tappa nella sede del raziocinio.
O magari la mia è tutta invidia. Va' a capire se io arriverò mai a godermi il meritato riposo.
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