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martedì 25 agosto 2020

Modelli culturali da ripensare

La positività di Briatore al covid è, tra le altre cose, la certificazione del fallimento di un modello culturale che continuiamo ostinatamente a voler difendere ma che non è in grado di reggere, né tantomeno di proteggere. Non sto pensando alla discoteca, o almeno non solo a quella, ma all'atteggiamento di strafottenza, presunta superiorità, disprezzo per le regole. Mi riferisco al fottersene, al cinismo spietato, al pensare a se stessi a scapito di chiunque, atteggiamenti che accomunano ogni negazionista, da Salvini a Sgarbi, da Briatore alla Santanché, da Johnson a Bolsonaro a Trump, e si potrebbe continuare. 
E non sto qui a infierire contro la stupidità e la pochezza intellettuale di Briatore, di cui non mi importa niente - spero anzi che guarisca in fretta e che ciò che gli è accaduto gli serva da lezione. Ciò che mi preme è puntare il dito contro la superficialità dilagante, la tendenza generale a minimizzare, a sottovalutare la pericolosità del virus, sottovalutazione che oltre a danneggiare se stessi danneggia gli altri. Perché in fin dei conti, ed questo il punto nodale che molti non vogliono capire, il rispetto delle regole e la prudenza non servono solo a proteggere se stessi ma soprattutto gli altri.

8 commenti:

  1. Non per tutti, sia chiaro, ma per molti il comprendere le cose come realmente stanno diventa quasi impossibile, devono viverle nella e sulla propria pelle per incominciare a comprenderle e questo vale non solo per il Covid.
    sinforosa

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    1. Non per tutti, certo. Io tendo a estremizzare per indicare la direzione, ma sono ben consapevole che esiste, per fortuna, una maggioranza di persone che capisce la gravità di ciò che sta succedendo.

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  2. sono d'accordo con la tua valutazione e aggiungo che per taluni negazionisti il Coronavirus torna utile solo per incolpare i migranti di diffonderlo (panzana che cozza contro ogni logica, come fossero i migranti a fare movida e viaggi all'estero)
    ml

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    1. Certo. Come scrivevo su queste pagine qualche tempo fa, gli immigrati sono il jolly che si può calare in qualsiasi occasione. A seconda della contingenza, li si può accusare della criminalità, di rubare il lavoro agli italiani, di stuprare le nostre donne, di fantasiose sostituzioni etniche, e adesso che siamo alle prese col covid, li si può accusare di essere untori e di diffondere il contagio, quando invece i dati dicono che una percentuale minimale di diffusione (valutata attorno al 4/5%) è da addebitare a loro. Gli immigrati sono la più grande fortuna che potesse capitare agli arruffapopolo di turno.

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  3. Questo post dovrebbe leggerlo Webrunner che aveva commentato nel post precedente,anche lui schierato tra le file dei negazionisti colpiti dal "virus" della stupidità e della mancanza di rispetto delle regole e degli altri.
    Buona serata!

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    1. Credo che il negazionismo e certi atteggiamenti di personaggi pubblici, facciano e stiano facendo più danni del virus stesso.
      Ciao Joanna.

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  4. Io penso che per colpa dei negazionisti , ci sarà un nuovo
    look-down in Autunno-Inverno . Spero di sbagliarmi ma ,allora
    a chi daremo la colpa ? A tutti quelli che non osservano le
    regole e sono tanti , purtroppo .
    Ciao Laura

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    1. Io non penso ci sarà un nuovo lockdown. Rispetto a marzo adesso conosciamo il virus, teniamo monitorato l'andamento dei contagi, le strutture sanitarie sono pronte, è una situazione completamente diversa rispetto a quella di inizio anno. Penso che, al limite, se la situazione dovesse aggravarsi oltre un certo limite si istituiranno zone rosse locali nelle zone più problematiche, ma tendo a escludere un'altra chiusura totale. O almeno mi augueo sia così.
      Ciao Laura.

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