Le ultime cento pagine le ho lette tutte in un fiato. Non si tratta di un capolavoro nel suo genere, intendiamoci, ma è un noir con una buona trama e un giusto mix tra richiami grandguignoleschi, ironia e tratti commoventi. Un buon libro, insomma, che non delude. Avevo già letto altri lavori di Antonio Manzini, in passato, come Sangue marcio e Pista nera, quindi sapevo più o meno a cosa andavo incontro, e questo libro ne è stata una piacevole conferma.
Io mi sono ripromessa di leggere qualcosa di Manzini da quando mi sono appassionata alla serie televisiva su Rocco Schiavone, tratta dai suoi romanzi. Per certi versi la vicenda del vicequestore romano trasferito ad Aosta la preferisco addirittura all'acclamata saga del commissario Montalbano.
RispondiEliminaDella serie TV su Rocco Schiavone non ho visto neppure una puntata, pur avendone molto sentito parlare. Magari prima o poi ne guarderò qualcuna. Per quanto riguarda i libri di Manzini, tutti quelli letti finora non mi hanno deluso. Scegline uno a caso, anche al di fuori della serie su Schiavone, sono sicuro ti piacerà.
Eliminaho letto finora solo il primo libro della serie su schiavone e ho amato lo stile di quest'autore (e il personaggio di rocco schiavone); mi segno questo, immagino sia una lettura piacevolissima :)
RispondiEliminabuona domenica pomeriggio :))
Sì, è una lettura leggera e piacevole. Buona domenica a te ;)
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