E così, da stamattina sono in una
zona rossa, non posso uscire dalla provincia e devo muovermi di casa solo per validi motivi. Non è un grosso problema, per me, dal momento che, lavoro a parte, il grosso delle giornate lo trascorro in casa tra libri e pianoforte, ma immagino che a tanti queste limitazioni peseranno non poco. Fa un certo effetto pensare a una Rimini militarizzata, quella stessa Rimini che da maggio a ottobre è invasa da milioni di turisti, ma tant'è. Passerà anche questa, prima o poi, no?
Io non abito tanto lontano da te, anche se la provincia è diversa, quindi forse anch'io mi sveglierò in zona rossa una di queste mattine...
RispondiEliminaTi auguro di no.
EliminaIl vero problema sono i tanti che, la scorsa notte, hanno preso d'assalto le stazioni e gli aeroporti, salendo sul primo volo o treno che li condurrà al sud.
RispondiEliminaE' davvero assurdo che non si abbia alcun senso della responsabilità.
Spero che questa gente popoli presto le nostre carceri, anziché gli ospedali.
E non sono eccessiva.
Sì, ho letto cosa è successo. E concordo con te.
EliminaCapisco lo sgomento di trovarsi in una zona rossa, che ci si sposti di frequente o meno, perchè il limite si fa muro con tutto quel che implica.
RispondiEliminaRimini la bella, luogo delle mie vacanze, da gustare anche se piove per il bel centro storico e le iniziative che il comune sa mettere in cantiere. Unico neo: il sottopasso che se piove tanto...
Per la città, zona di fiere, mostre e incontri internazionali, la restrizione rappresenterà un gran danno economico... e il mio non è un pensiero superficiale o cinico perchè anche l'economia è, e sarà, salute.
Che la normalità sia ripristinata a breve e per tutta la nostra patria.
Ciao.
Le implicazioni economiche che si produrranno se la faccenda non si risolverà a breve saranno disastrose, specie per una realtà come quella romagnola che per gran parte vive di turismo. Non è cinismo parlare di economia, è realismo, dal momento che le vita, oggi, è intrinsecamente legata all'economia.
EliminaCiao.
mah... a passare, passerà... con qualche sacrificio e qualche danno, che speriamo di contenere.
RispondiEliminaSoprattutto in termini di vite umane, ma poi anche su altri fronti (tipo quello economico).
Non eravamo (e non siamo) pronti a una cosa così...
serena domenica - per quanto è possibile -
Che non fossimo pronti era in qualche modo da mettere in conto, dal momento che epidemie come questa sono rare e non prevedibili. Se c'è una cosa che invece è drammaticamente lampante è che non siamo un popolo maturo né, tantomeno, responsabile, perlomeno per larga parte. Ciò che sta succedendo in queste ore ne fornisce ampio riscontro.
EliminaBuona domenica anche a te.
Certo che passerà. E più collaboriamo, più passa prima... :)
RispondiEliminaImmagino che sia complicato non dover uscire, ma ci adattiamo per il bene di tutti.
Moz-
Esatto. Il problema è che il concetto "bene di tutti" a molti risulta incomprensibile.
EliminaIo non mi capacito del fatto che questa cosa stia colpendo il nostro Paese in modo cosí feroce!
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