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giovedì 12 marzo 2020

Discorsi alla nazione

Il discorso di Conte di ieri sera, al netto degli inevitabili toni epico-cavallereschi, notoriamente apprezzati dalle italiche genti, mi pare che sia stato eccessivamente indulgente sul comportamento degli italiani. Io, in ossequio al principio di realismo, e pur correndo il rischio di cozzare contro il protocollo, una stoccatina alla marea di irresponsabili che nei giorni scorsi, ma anche in questo momento, in vari modi hanno continuato bellamente a fregarsene delle restrizioni, l'avrei tirata. Ma in fondo, pensandoci, va bene così, in momenti come questo serve tutto tranne che un riattizzarsi delle polemiche.

11 commenti:

  1. Credo che la marea di irresponsabili sia sorda a certi richiami, o li sottovaluta vista anche l'incerta credibilità pregressa dimostrata dalla classe politica italica

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  2. Forse ha mantenuto solo un atteggiamento pacato e rassicurante.
    E' perfettamente consapevole che diversi italiani sono nati, vivono, si comportano e moriranno da deficienti. E per questo c'è poco da fare.

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  3. Si è vero. Ci sarebbe voluta una bella legnata nei confronti di quelli che continuano a comportarsi come se niente fosse. C'è gente che se ne è andata a fare il week end sino Alli scorso fine settimana. Altri che si son trasferiti dalle originarie zone rosse nelle loro ville della Sardegna. Certi comportamenti andrebbero stigmatizzati.

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  4. in momenti come questo serve tutto tranne che un riattizzarsi delle polemiche proprio così.

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  5. io per fortuna non ho instagram... certe cretine

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  6. Il primo terzo del discorso mi è bastato e ho fermato il video. Le polemiche non servono, è vero, ma affermo che per quanto superficiali siamo, non ci meritiamo i politici che smentono se stessi e parlano lingue diverse. In certi frangenti è criminale farlo. Anche quest'oggi, sulle aperture dei negozi... che pena...

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  7. A mio parere, Conte non avrebbe potuto parlare diversamente: il suo compito, fra le altre cose, è anche quello di rassicurare e soprattutto, elogiando gli italiani "virtuosi", spingere tutti a conformarsi a quel modello di virtù. Ci ha provato, insomma.

    Purtroppo adesso ho saputo che il sindaco di Bologna ha dovuto chiudere parecchi parchi della città, causa mancato rispetto delle norme. L'ordinanza sarà in vigore da domani. Che si può fare con un popolo che non s'impegna? Anche per i politici è dura.

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    1. Ciao Romina, sono bolognese ed ho letto il comunicato del sindaco che ha vietato i parchi giochi ai bambini perché, giocando, si sarebbero potuti passare il virus. Le norme variano man mano che si scoprono le falle del provvedimento ma non è facile tenere in casa i bambini tutto il giorno per tanto tempo. Io fatico un poco con la nipotina.
      Ciao.

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    2. Ciao, Sari. Sì, hai ragione: immagino che tenere in casa i bambini sia davvero molto problematico, e richieda tanta pazienza e creatività. Speriamo che tutto vada per il meglio. ;)

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  8. Stoccatina agli italioti ma anche a Conte. Sembrava avesse chiuso praticamente ogni cosa poi sono più le attività aperte di quelle chiuse. Mah...

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  9. purtroppo non dare ascolto a norme, regole, restrizioni... sembra essere lo sport preferito di tanti italiani.
    A prescindere dal pensiero di ciascuno su questa situazione d'emergenza, su com'è gestita (politicamente), sul fatto che si creda o no alla gravità del contagio o che si pensi (ancora) che si stia esagerando con l'allarmismo..: c'è una regola!? santa pace, adéguati e non rompere.

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