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lunedì 30 settembre 2019

I "gretini" (*)

Credo che tutto il "rumore" che ruota attorno a Greta Thunberg non sia altro che l'ennesima dimostrazione di quanto amiamo perderci dietro al dito piuttosto che guardare la luna. È logico che una sedicenne non può essere una scienziata, e suscitano ilarità quelli che si chiedono con quale autorità o background pontifichi di clima ed ecologia. Il merito della ragazzina è quello di aver dato il via a una grande opera di sensibilizzazione riguardo ai temi ambientali, sensibilizzazione che ha costretto anche i più refrattari tra i potenti del pianeta a dedicarvi spazio e tempo. Poi è naturale che chi si sentirà attratto da queste tematiche, per approfondire si rivolgerà agli scienziati veri, ma intanto qualcosa si è mosso, anche se solo il tempo dirà se si tratta di qualcosa di serio o di semplici increspature di superficie.

Sapete qual è la cosa che maggiormente mi irrita? La denigrazione e l'interessato svilimento della ragazza da parte di una certa destra composta di vecchi dinosauri ignoranti e superficiali, denigrazione e svilimento accompagnati dalle neppure tanto velate insinuazioni riguardo ai reali motivi che avrebbero indotto la ragazza a farsi bandiera di questa specie di nuova coscienza collettiva di stampo ambientalista. Fateci caso: ogni volta che dai giovani parte qualsiasi iniziativa collettiva che li porta nelle piazze per farsi portatori di qualche istanza, tali giovani vengono, sempre dai soliti, additati come marinatori di scuola, teleguidati da qualche potere forte o entità superiore (per Greta hanno addirittura scomodato Soros e qualche fantomatica lobby ambientalista). Non si riesce, per qualche inspiegabile motivo, a fare pace con l'idea che esistano movimenti giovanili vogliosi di battersi per qualcosa che sentono e in cui credono.

Forse perché siamo un paese di vecchi brontosauri, buoni a lamentarsi sempre di tutto ma sotto sotto consapevoli che con questo tutto non ci si convive poi così male, e quindi quando qualcuno di questi giovinastri irrequieti viene a violare lo status quo e prova ad accennare a qualcosa che potrebbe anche essere il preludio a qualche forma di rivoluzione, ecco che nascono il fastidio e l'irritazione.

(*) "Gretini" è l'epiteto con cui i vari Feltri e compagnia cantante amano apostrofare i ragazzi che giorni fa hanno invaso le piazze delle città di mezzo pianeta per sensibilizzare governi e gente comune riguardo all'ambiente. Mi pare che renda bene l'atteggiamento dei vecchi dinosauri a cui accennavo poco sopra.

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