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domenica 7 luglio 2019

Sul significato di difendere

Si sente solo, il tapino; dice che nella eroica e meritoria battaglia (persa) per difendere i confini del sacro suolo patrio non riceve l'adeguato sostegno di Tria, dal cui ministero dipende la Guardia di finanza, e Trenta, dal cui ministero dipende la Marina militare. Si sente solo a difendere i confini. Ma cosa significa difendere? E da che cosa? Cito dal Treccani: "Proteggere, preservare dal male, dai pericoli". Ora, una nave che si avvicini all'Italia dopo aver raccolto dei naufraghi, di quale pericolo o male può essere foriera? Rappresentano per caso un pericolo i membri dell'equipaggio? Carola Rackete era un pericolo per il nostro paese? Forse il pericolo e il male da cui ci difende il solitario eroe si incarnano in quelle poche decine di poveretti, disidratati e allo stremo, che di volta in volta vengono raccolti?

A me viene il dubbio che l'unica cosa che voglia difendere il capitano della paura sia la sua narrazione e il consenso, purtroppo sempre più ampio, che raccoglie speculando sull'effetto teatrale mediatico generato dall'eroica azione di bloccare navi al largo per giorni, mentre barchini di fortuna continuano tranquillamente ad arrivare nell'indifferenza di tutti, capitano compreso. E neppure lo stantio e reiterato ritornello secondo cui le navi delle Ong sarebbero complici degli scafisti sta in piedi. Questi criminali mettono i migranti sui gommoni e li fanno partire allo sbaraglio, e se questi gommoni vengono successivamente intercettati da navi, in base a quale ragionamento si può affermare che chi salvi quei poveretti dal naufragio diventa poi complice, dal momento che è ormai acclarato che barconi e gommoni partono indipendentemente dalla presenza o meno nel Mediterraneo di navi di soccorso? A me pare logica spicciola, semplice.

Epistème è una parola greca (da cui epistemologia) che significa che si regge da solo, che sta su da sé. I ragionamenti di Salvini ne sono totalmente privi, e non è grave tanto il fatto che lui lo sappia benissimo, quanto che una larghissima parte delle italiche genti non se ne renda conto. Un po' per pigrizia, perché analizzare un ragionamento per vedere se sta in piedi richiede impegno, un po' perché i teoremi salviniani, seppure logicamente debolissimi e fallaci, infondono sicurezza e perorano e corroborano il comune sentire falsamente generato dalla propaganda di governo. Come se ne esce? Non se ne esce. Del resto siamo sempre il paese col minore numero di laureati in Europa e con la maggiore percentuale di analfabetismo funzionale.