Per come la vedo io, e per quel che vale, mi pare che la scelta di Mattarella di accanirsi contro Savona sia stata la più avventata e la meno razionale, nel senso che avrebbe potuto dargli il via libera, permettere così la nascita del nuovo governo ed eventualmente intervenire dopo, in occasione delle prime avvisaglie di eventuali progetti no-euro.
Guardate che uscire dall'euro non è cosa semplice come l'hanno strombazzata in campagna elettorale Di Maio e Salvini per intortare i soliti creduloni, quelli su cui del resto campano. Non è che uno si sveglia la mattina e dice: "Cosa facciamo oggi di bello? Usciamo dall'euro, va'!" Ci sono lacci, lacciuoli, trattati europei a cui siamo vincolati e dai quali non si può recedere con la stessa facilità con cui si prende un cappuccino la mattina, e di questi trattati Mattarella è il garante e qualsiasi legge che andasse in questa direzione dovrebbe sempre passare al vaglio della sua firma prima di vedere la luce.
Agendo come ha agito, Mattarella non ha fatto altro che trasformare Salvini da cretino a martire, martire che da oggi in poi avrà buon gioco a fare la parte della vittima, del tradito, impostando così tutta la prossima campagna elettorale su questo vittimismo con cose tipo: "Volete stare con noi o coi traditori della patria?" e riprendendo in barca Berlusconi che, furbamente, non si è mai dissociato da lui e per di più ora ha anche l'agibilità politica.
Sì, un'altra scelta Mattarella ce l'aveva, e sarebbe stata meno indolore.
In mezzo ad un mare di chiacchiere la tua, Andrea, è la prima seria argomentazione che ho letto da ieri sera ad oggi.
RispondiEliminaAdal
Penso però che, una volta scelto Savona, i mercati ci avrebbero letteralmente massacrati, mangiati vivi, polverizzati. Da qui la scelta di Mattarella. Chiaro che Salvini ci marci e, quando si tornerà a votare, acquisterà anche più voti. Non è un bel momento per l'Italia,che in Europa conta zero.
RispondiEliminaCiao, Andrea.
Anche questo è verissimo. Ciao, Romina.
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