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mercoledì 25 aprile 2018

I grillini liquidi

I grillini sono liquidi, caratteristica questa che contraddistingue in verità anche altre formazioni politiche - per rendersene conto basta guardare l'andazzo politico degli ultimi anni. Una mattina si svegliano e vogliono andare con la Lega, la mattina dopo si svegliano e vogliono andare col Pd; domattina chissà...

Mi piacerebbe sapere cosa dice a tal proposito un mio vecchio contatto, grillino fondamentalista, da tempo perso di vista, col quale ai tempi in cui ancora bazzicavo su faccialibro discutevo spesso. Lui era uno dei teorici del purismo, del sempre da soli, del "mai con la destra e mai con la sinistra", perché loro erano diversi, non c'entravano niente col sistema e menate varie assortite, menate, com'è sotto gli occhi di tutti, oggi sacrificate miseramente sull'altare della cosiddetta politica reale.

Vabbe', buon 25 aprile a tutti.

4 commenti:

  1. Hai scritto una sciocchezza, eh. Anche tu confondi i contratti con le alleanze.
    Si va a catafascio per questo, perché le persone non leggono ATTENTAMENTE le questioni in ballo. Ma del resto su questo contano i politicanti che si basano sullo sfinimento (la parola era un'altra) del common reader.

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  2. Leggere attentamente le questioni in ballo è un'impresa che richiede quantità di tempo che non ho, e che se anche avessi impiegherei in cose più interessanti, dal momento che sono circa quaranta giorni che tutti si accapigliano con tutti, dettano condizioni, seminano "se" e "ma" in quantità industriale, dichiarano, ritrattano, e giornalmente modificano pure le linee dei programmi per riuscire a trovare accordi di una qualche credibilità.
    Detto questo, non vedo dove abbia scritto una sciocchezza. Il giorno successivo alle elezioni Di Maio disse che chiunque avesse avuto velleità di governo avrebbe obbligatoriamente dovuto parlare con loro, aggiungendo qualche giorno dopo che sarebbero stati aperti al dialogo con tutti, come effettivamente hanno fatto, tentando inizialmente un dialogo col Pd, poi rivolgendosi al centrodestra e poi tornando al Pd.
    Di contratti e alleanze, quelle su cui io farei confusione, ancora non vedo ombra, vedo solo tentativi più o meno alla luce del sole di cercare convergenze e intese, che finora non mi pare abbiano dato alcun frutto. Quello che voglio dire è che dal vaffanculo al "parliamo con tutti" il passo è stato tutto sommato abbastanza breve.

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  3. Indipendentemente dai grillini mi pare che in generale la politica stia offrendo uno spettacolo che definire indecoroso è quasi gentile.

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  4. Questo lo chiamo il vecchio pragmatismo politico all'italiana - che non è necessariamente un bene, intendiamoci, e che include vecchi concetti come il trasformismo. In Italia nessuna forza riuscirà mai a governare da sola, a meno di non tirare fuori una legge elettorale col maggioritario puro, al primo turno o al ballottaggio; ma non lo faranno mai. Se ne deduce che i "duri e puri" devono per forza passare dal "governeremo da soli" del tutto irrealizzabile al "parliamo con qualcuno e vediamo di avere i numeri". L'Italia funziona così dal 1948: il popolo - cornuto e mazziato come sempre - è costretto a farsene una ragione fin da allora.

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