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mercoledì 7 febbraio 2018

Quasi quasi

Più passano i giorni più si fa strada in me l'idea di votare i cinque stelle. Per un motivo molto semplice: stanno sulle balle alla grande sia alla compagine renziana che a quella berlusconiana - Berlusconi li ha descritti addirittura i nuovi conunisti, quelli pericolosi che lui sconfisse nel '94. Come opzione la considero appena appena superiore allo stare a casa.

(Tranquilli, dico così ma vedrete che domani ci avrò già ripensato. Forse.)

2 commenti:

  1. In Sicilia hanno votato in massa solo i berlusconiani. I voti a destra ci consentono probabilmente di conteggiare quanti collegati alla mafia e quanti mafiosi abbiamo.
    La sinistra non esiste più, i partiti di adesso appartengono alla schiera semplice dei magna-magna.
    Ma i più temibili sono gli ignavi, quelli che stanno a casa, quelli che Dante mette addirittura FUORI dall'inferno.
    Stare a casa solo perché i 5 Stelle parlano di qualcosa che, come popolo, non capiamo più: combattere fino all'ultimo per la nostra dignità. Combattere, con la fedina penale pulita, perché si vuole credere in qualcosa.
    Se non ci sarà un Dio a chiedermi che cosa ho fatto sulla Terra da viva, potrebbe esserci la mia immagine. Io sono tra quelli che non vogliono rimanere senza risposta.

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    1. Pensiero condivisibile, ma sento di dover spezzare una lancia in favore degli ignavi, non in quanto ignavi, ma in quanto consci della sostanziale inutilità del gesto del voto, dal momento che ormai, e questo è chiaro, la rappresentanza politica è morta.

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