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mercoledì 6 dicembre 2017
Un uomo sulla soglia
A Samson Green, 36 anni, stimato professore di letteratura del Novecento alla Columbia University, viene diagnosticato un cancro benigno al cervello che necessita di essere immediatamente rimosso. L'operazione riesce, ma assieme al cancro se ne va parte del bagaglio di memorie che l'uomo ha accumulato nella sua vita, e precisamente il "buco" abbraccia l'arco di tempo che va dai dodici anni alla data dell'operazione.
Al risveglio, Samson si ritrova con una moglie diventata da un giorno all'altro una sconosciuta e una casa e degli amici che non sa più riconoscere. Pure il suo mestiere, che amava tanto, diventa un perfetto sconosciuto. Anna, sua moglie, prova in tutti i modi di sollecitare la sua memoria ma invano. Alla fine lei si arrende e lui se ne va di casa, non sapendo come gestire la convivenza con una donna che non conosce.
È un romanzo toccante e amaro che racchiude, e suggerisce al lettore, più di una riflessione: sulla vita, sulla memoria, sul tempo che passa, sulle relazioni umane. Se volete, segnatevelo, a mio parere merita.
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