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sabato 25 novembre 2017

235 bastardi

Ho cercato in rete qualche commento di Salvini al massacro compiuto ieri da terroristi dell'Isis nella moschea egizia di Al Rawdah. Dovesse passare di qui qualche occasionale lettore di Libero o Giornale, gli faccio presente, visto che sicuramente non lo sa, che la moschea è il luogo di culto dei musulmani, così come la sinagoga lo è per gli ebrei e la chiesa per i cristiani, e i 235 poveracci morti nell'attentato erano appunto musulmani che recitavano la preghiera del venerdì.

Sempre per gli eventuali lettori di cui sopra: il venerdì è il giorno sacro per gli islamici, così come il sabato lo è per gli ebrei e la domenica per i cristiani. Quindi è come se i terroristi avessero fatto una strage in una chiesa cristiana la domenica mattina durante la messa. Ma non è stato così, altrimenti i solerti "giornalisti" di cui sopra avrebbero già riempito il loro giornalame con vibranti e indignati editoriali, all'indirizzo magari dei bastardi islamici. Invece a crepare sono stati proprio gli islamici, quindi tutti zitti, se no magari qualche lettore con un quoziente intellettivo appena più alto del livello medio di chi legge quella roba lì avrebbe potuto mangiare la foglia.

A proposito di bastardi islamici, giusto un paio di sere fa ho beccato di passaggio Belpietro che a Piazza pulita, da Formigli, rivendicava la giustezza del titolo che fece Libero all'indomani della strage del Batacalan, e cioè appunto "Bastardi islamici", col povero Formigli che cercava in tutti i modi di spiegargli che quel titolo era fuorviante, tendenzioso e disonesto in quanto avallava capziosamente la falsa equazione Islam = terrorismo.

Intendiamoci, sia Belpietro che i suoi degni compari sanno benissimo che non è così, ma, come si dice, tengono famiglia, hanno un certo numero di lettori molto inclini a dare la precedenza alla pancia piuttosto che all'intelletto, e questi vanno conservati amorevolmente e con cura.

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