Dal mio modesto punto di vista, un giornalista che ci tenga a definirsi tale non sbandiera all'universo mondo un documento con rivelazioni potenzialmente devastanti, tra l'altro relative a uno dei casi di cronaca più discussi e misteriosi degli ultimi trent'anni, insinuando dubbi sulla sua autenticità ("se è vero [...] apre squarci clamorosi sulla storia della Orlandi"). Un giornalista degno di questo nome che entrasse in possesso di un documento del genere, credo farebbe delle verifiche, cercherebbe riscontri in grado di confermarne l'autenticità, o quanto meno di aumentare le possibilità che si tratti di un documento autentico. Non dico che Fittipaldi non l'abbia fatto, intendiamoci, ma da ciò che dice, se anche l'ha fatto questi riscontri non sono venuti alla luce. Quindi? Quindi tutta questa storia a me puzza tanto di acchiappaclic e di trovata pubblicitaria per il relativo libro.
Ma io sono sempre stato malfidente.
A pensar male si fa peccato, ma...
RispondiElimina...ma a volte ci si azzecca, giusto?
RispondiElimina.mau. la pensa come te...
RispondiEliminaCredo che sia un'opinione abbastanza diffusa.
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