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martedì 14 marzo 2017

Non è quella sinistra là

Mi veniva in mente, poco fa, mentre leggevo un libro sulla poetica e la produzione letteraria di Francesco Guccini, che Guccini è uno dei cantautori che ho cominciato ad ascoltare da ragazzo; quattordici anni, quindici, insomma quel periodo lì, e ho cominciato ad ascoltarlo perché, ancora oggi ringrazio il cielo, avevo una compagnia di amici che ascoltava quel tipo di musica, la musica d'autore, i gruppi progressive, roba tosta, insomma: Guccini, Kuzminac, Dalla, De André, De Gregori, Vecchioni, Graziani, Nomadi, PFM, e poi Jackson Browne, Pink Floyd, Mike Oldfield, Eagles... E molti appartenenti a questa mia compagnia giovanile, nata nel giro della parrocchia, suonavano; oddio, forse suonavano è un po' troppo, diciamo che comunque avevano una qualche dimestichezza con qualche strumento musicale. Di quella compagnia lì sono rimasto in contatto con un paio di persone, non di più, gli altri li ho persi nelle tante biforcazioni di cui è costellato il viaggio della vita. 
Qualcuno l'ho poi ritrovato su facebook, quando ancora ci bazzicavo, e forse sarebbe stato meglio non ritrovarlo, avrei evitato di assaporare quel gusto dolce e amaro di cui sono permeate certe seppur embrionali forme di delusione. Niente di che, intendiamoci, ma non si può passare la giovinezza tra feste dell'Unità, Guccini, Modena City Ramblers, CCCP, Radio City, impegno e volontariato politico all'insegna della sinistra e ritrovarsi oggi renziani rampanti. E no, dài. Nella nostra compagnia alcuni giravano col fedaìn di Arafat, coi basettoni e la banana all'insegna di un anticonformismo che forse all'epoca non sapevamo neppure cosa fosse, la musica di sottofondo era il rockabilly, lo ska, oltre naturalmente a Guccini e al cantautorato vario di sinistra. E adesso, belli e laureati, con posizioni sociali di tutto rispetto, eccoli là, a sbrodolare alla corte del renzismo. Ma figlioli, Renzi non c'entra niente con la sinistra, col concetto di sinistra, con Guccini, di sicuro non c'entra niente col concetto di sinistra con cui siamo venuti in contatto quand'eravamo giovani. Io ci credevo, all'epoca (povero illuso che ero), è per quello che, oggi, politicamente mi ritrovo apolide, privo di rappresentanza, perché quell'idea di sinistra che avevamo allora oggi non c'è più, e forse già allora cominciavano a vedersi le prime crepe, probabilmente nate dai contraccolpi del famoso Compromesso storico.
E poi niente, probabilmente sono tutte paranoie mie totalmente prive di fondamento, può essere, ma Renzi con la sinistra, quella sinistra là, non c'entra un cazzo, dite quello che volete. Mi spiace solo che 'sta cosa non l'abbiate capita. O forse l'avete capita benissimo, va' a capire...

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