Scrivere bene è difficile. Se poi la passione per la scrittura (e soprattutto per la lettura) non si acquisisce fin dalla tenera età, non se ne esce. I seicento docenti che hanno lanciato il tardivo allarme riguardo all'esercito di studenti universitari con un livello di conoscenza di grammatica e sintassi da terza elementare, hanno ragione di allarmarsi. E qui lo si può testimoniare direttamente, dal momento che le due figlie dello scrivente frequentano entrambe l'università. Scrivente che naturalmente si guarda bene dall'affermare che la propria prole non sappia scrivere - meglio pararsi un po' il posteriore in caso l'una o l'altra passino di qua - ma che comunque nota in essa, a volte, una certa indecisione grammaticale e sintattica, specie in fase di stesura di testi destinati all'attenzione di qualche docente universitario, testi per questo motivo sottoposti preventivamente all'analisi del babbo con annessa richiesta di suggerimenti e/o correzioni.
Giusto per sicurezza, sapete.
Facendo ripetizione ad un ragazzino di quinta elementare, figlio di un conoscente di mia madre, ho notato l'assoluta incapacità ad esprimersi in italiano nonché le gravi carenze nel riconoscere i pronomi personali soggetto.
RispondiEliminaGli chiesi l'imperfetto indicativo del verbo andare.
Questo è il risultato: tu vai, voi andassimo, lui andassi...
Quinta elementare.
Non mi stupisco se fra dieci anni avrà problemi.