Che questa benedetta via gli sia dedicata e la faccenda sia chiusa lì. Con tutto quello che succede nel nostro paese, il paese dei facili e disinvolti revisionismi storici e delle spericolate riabilitazioni postume, la cui proliferazione è da sempre agevolata dalla spessa coltre di ignoranza storica riguardo al nostro passato recente - su quello più remoto stendiamo un velo pietoso -, con tutto quello che succede, dicevo, non sarà aggiunta di maggior nocumento alle già agonizzanti credibilità e autorevolezza nazionali l'intitolazione di una via al grande statista socialista. Si faccia, ordunque, e si prenda ogni accorgimento affinché la scelta cada su una via di periferia, poco conosciuta e poco frequentata, possibilmente isolata. Si faccia e ci si tolga così una volta per tutte il doloroso dente, onde poter di nuovo convogliare le tonnellate di discussioni al riguardo verso argomenti più nobili, tipo ad esempio la De Filippi a Sanremo.
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