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giovedì 12 gennaio 2017

La D'Urso e il troppo amore

Non avrei mai pensato di sprecare un post per commentare la infelice (eufemismo) uscita odierna della signora D'Urso. È che a un certo punto mi sono chiesto, e pure con una certa curiosità, se questa cosa la conduttrice televisiva la pensi davvero o se sia stata magari una uscita infelice che, successivamente, le abbia fatto pensare: ma 'sta stronzata l'ho detta per davvero? No, perché se è valida la seconda opzione c'è ancora un piccolo margine di possibilità che il cervello della signora non sia completamente in pappa; se invece è valida la prima, beh, allora temo non ci sia ormai più niente da fare, ammesso che in un passato più o meno lontano ci sia mai stato qualcosa che si potesse fare.
Così, a naso, propendo per la prima, ma magari sbaglio.

2 commenti:

  1. Andrea, concordo in pieno.
    Il problema è la popolarità di costei, i cui proclami possono purtroppo rinforzare stereotipi e convinzioni ancora presenti nell'immaginario di una parte della popolazione.
    Perciò è sempre meglio ribadirlo: chi ti ama vuole il tuo bene, vuole che tu stia bene, ti sostiene, si prende cura di te. Lo stalker violento, quello che picchia la propria compagna, quello che la umilia in ogni modo non la ama, non le vuole bene ma è soltanto una persona di cui liberarsi prima possibile.

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  2. Certo. E pensare che si tratta di un concetto talmente logico... Ma evidentemente non per tutti.

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