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martedì 3 gennaio 2017

La Cassazione ritiene responsabili i blogger dei commenti lasciati dai lettori?

Sta avendo una certa risonanza la notizia della condanna, da parte della Cassazione, del gestore di un sito a causa di un commento diffamatorio lasciato da un utente. La risonanza e la preoccupazione generate, risiedono nel fatto che la suddetta sentenza va nella direzione opposta a quanto la giurisprudenza, sia italiana che europea, ha sempre stabilito in questi casi, e cioè che il gestore di un sito/blog non può essere considerato responsabile di ciò che scrivono gli utenti nei commenti. In realtà, però, la faccenda è un pelino più complessa, ed è spiegata molto bene dall'avvocato Guido Scorza in questo esauriente articolo pubblicato su L'Espresso. Riassumendo brevemente, e sempre che io abbia capito bene, i giudici di Cassazione hanno condannato il responsabile del sito perché, pur essendo venuto a conoscenza del commento diffamatorio, non si è adoperato per rimuoverlo, comportamento che avrebbe dato vita di fatto a una forma di corresponsabilità nella generazione dell'illecito. Secondo Scorza, però, sentenziando in questo modo i supremi giudici avrebbero preso una sonora cantonata, perché - cito - "Avere notizia dell’avvenuta pubblicazione da parte di un terzo all’interno di un proprio sito internet di un determinato contenuto ed avere, di conseguenza, l’opportunità di valutarne la liceità non basta a rendere il gestore di una piazza online responsabile per l’eventuale illiceità del contenuto in questione. A tal fine serve, almeno, che il gestore del sito [...] abbia notizia del carattere illecito del contenuto in questione. Si tratta di un insuperabile principio di civiltà giuridica scolpito da oltre 15 anni nella disciplina europea sul commercio elettronico a tutela proprio della Rete come volano e megafono della libertà di informazione."
In altre parole, non spetta al gestore del sito valutare se un commento sia diffamatorio o meno, ma è un giudice che deve stabilirlo ed eventualmente intimare al responsabile della piattaforma di rimuoverlo. Ora, può darsi che la preoccupazione nata da questa sentenza sia effettivamente fuori luogo, come dimostra ad esempio la decisione, a mio parere esagerata, di Malvino di eliminare tutti i commenti del suo blog e di impedire la pubblicazione di nuovi, è però anche vero che spesso certe preoccupazioni hanno comunque un qualche fondamento.
Staremo a vedere.

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