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mercoledì 28 dicembre 2016

Siamo strani, noi blogger

Ogni tanto mi capita di buttare l'occhio ai blogroll dei blog che seguo. Il blogroll, per chi non fosse addentro alle faccende del bloggaggio, non è nient'altro che la lista dei blog che ogni blogger segue (la mia la trovate scorrendo la colonna qui a destra). Ecco, scorrendo alcune di queste liste mi sono accorto che la stragrande maggioranza dei blog elencati non viene più aggiornata da tempo. Tempi diversi. Da alcuni mesi ad alcuni anni. Ne ho trovato addirittura uno abbandonato da più di un lustro.
Fa un certo effetto vedere questi siti abbandonati a sé stessi e non più considerati da nessuno. Magari sono blog che negli anni di attività sono stati curati con ogni riguardo, ne è stato meticolosamente e con precisione certosina personalizzato l'aspetto grafico, le funzioni. Poi, da un giorno all'altro, è stato abbandonato a sé stesso. Magari non proprio da un giorno all'altro ma gradualmente. Da un post o due al giorno degli anni di splendore chi lo gestiva è sceso a un post ogni due o tre giorni, poi a uno a settimana, poi a uno ogni 15 giorni, poi... basta. Adesso c'è questa infinità di blog che stanno lì, inerti, abbandonati, come soprammobili che rimangono a prendere polvere su mobili di case i cui proprietari se ne sono andati via da tempo. Forse perché nel frattempo sono nati altri spazi più attraenti, come faccialibro, Twitter o chissà cos'altro; la massa di chi leggeva i blog si è spostata là e i blog sono inariditi. D'altra parte è noto che oggi se non si è su faccialibro praticamente in rete non si esiste. Anche questo blog fino a 5 o 6 anni fa aveva un numero di lettori di un certo rilievo. Poi, progressivamente ma inesorabilmente, quel numero è sceso e adesso è rimasto in compagnia dei suoi 30/40 lettori fidati che ancora vengono qua a leggere ciò che il tenutario butta giù.
Ma noi blogger di nicchia siamo strani. Ci ostiniamo a continuare a scrivere per pochi (forse più per noi stessi). E in fondo ci piace un casino farlo.

2 commenti:

  1. Pochi ma buoni. I blog sono una cosa diversa rispetto ai social, c'è più tranquillità e girano anche meno bufale. Alla fine i blog sono per chi ama scrivere mentre i social sono più da cazzeggio.

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  2. Diciamo che chi blogga può essere equiparato all'audiofilo che ancora, quando vuole ascoltare musica, tira fuori il suo bel vinile dalla custodia, accende il giradischi e si gode la sua musica. A differenza del nativo digitale di oggi che clicca su Youtube dal suo smartphone. :-)

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