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martedì 27 dicembre 2016

Principessa Leia

Non sono mai stato un fan di Guerre stellari, come ho già scritto in precedenza, ragion per cui la diparita di Carrie Fisher non mi sconvolge come mi aveva sconvolto la morte ad esempio di Umberto Eco, oppure David Bowie, artisti che ho amato e che, ognuno nel proprio campo, sono stati importantissimi per me. Mentre leggevo della morte della Fisher mi veniva di pensare, tra il serio e il faceto, a quanti giorni mancassero alla fine di questo 2016. I personaggi che nei più svariati campi sono stati importanti per moltissime persone e che questo anno si è portato via, sono infatti tantissimi, probabilmente più di quelli che se ne sono andati negli anni precedenti. Ma queste sono solo elucubrazioni senza fondamento causate dall'emozione del momento e dal fatto che la nostra mente è per sua natura portata a calcolare, stabilire medie, cercare correlazioni e così via.
La realtà è che la morte lavora tutti i giorni, incessantemente, non guarda in faccia a nessuno, se ne frega della condizione sociale, del rango, del conto in banca, della razza, dell'età, della salute o della malattia o del colore di chi intende abbracciare. Solo la pura coincidenza ha voluto che quest'anno si sia data molto da fare con personaggi che per vari motivi erano a noi conosciuti. La signora con la falce è probabilmente l'unica istituzione che esista al mondo che può vantarsi di operare alla luce piena della democrazia e dell'equità.
Magari non è una grossa consolazione, ma questo è.

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