Lo afferma il vescovo di Noto, aggiungendo altresì che la app "crea dipendenza a un sistema totalitaristico che è pari a quello nazista" [...] "Ecco perché combatto quest’app che sta alienando migliaia e migliaia di giovani".
Ora, il vescovo di Noto non è certo il primo religioso più o meno di spicco che vede incunearsi il demonio tra le pieghe di una app o di un gadget elettronico di ultima generazione - abbiamo già degli illustri precedenti con l'iPod, ad esempio, con la musica rock, con i computer e così via - ma mi sento di tranquillizzarlo: il diavolo non esiste, è un'invenzione umana così come invenzione umana sono i Pokemon, quindi non può incunearsi o nascondersi da nessuna parte. La app cattura-Pokemon cadrà nel dimenticatoio con la stessa velocità con cui è venuta alla luce e non produrrà grosse conseguenze sui giovani a livello di alienazione, e comunque non più di quante ne siano prodotte già da altre cause, tra le quali non escluderei ad esempio la religione, invenzione umana pure essa, tra l'altro.
Per me questi qui si fanno di qualcosa.
RispondiEliminaChi, i vescovi o i cacciatori di Pokemon? :)
RispondiEliminaTutti e due :-)
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