La signora Paola, madre di Giulio Regeni, parla per la prima volta pubblicamente, e dice una serie di cose. Tra queste, a un certo punto, tira in ballo la tortura (il figlio è stato torturato barbaramente per giorni prima di essere ucciso). Le parole esatte pronunciate dalla signora Paola sono queste: "Forse è dal Nazifascimo che noi in Italia non ci troviamo di fronte a una situazione di tortura", e la frase si può facilmente verificare da questo contributo video a partire dal minuto 1:30. Come l'ha riportata invece Il Giornale? Ecco lo screenshot (cliccandoci su si ingrandisce) catturato da me (ho evidenziato nel cerchietto rosso la parola antifascismo).
Con una ingannevole e stronza opera di manipolazione, il fogliaccio di zio Tibia ribalta completamente il significato delle parole della signora Paola, facendole dire che è dall'antifascismo che in Italia non si vede la tortura (qui il link all'articolo e qui il suo salvataggio in caso venga a lorsignori la tentazione di correggerlo).
Non c'è granché da aggiungere, se non che manipolare le parole di una madre che ha perso un figlio in quel modo, mettendole in bocca il contrario di ciò che intendeva dire, è da stronzi, anzi da fascisti, che più o meno è la stessa cosa. Il Giornale è questa roba qua.
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