Un bel matrimonio, il quarto e ultimo racconto contenuto nella raccolta Notte buia, niente stelle, dà da pensare e stimola la domanda fatidica: siamo sicuri sicuri di conoscere perfettamente chi ci sta accanto? Brevemente, il racconto narra le vicende di una donna che, dopo ben 27 anni di matrimonio, scopre in maniera del tutto fortuita che l'affettuoso e amorevole marito, nonché padre dei suoi figli, è in realtà anche uno spietato serial killer, autore di efferati omicidi di donne e per questo ricercato da anni dalla polizia. Da qui, due domande, che sono in realtà due varianti di uno stesso quesito: com'è possibile che un uomo riesca per 27 anni a vivere due vite in una senza dare adito al minimo sospetto? E ancora: com'è possibile che la donna che ha condiviso con lui metà della vita non abbia mai avuto il minimo sospetto di tutto ciò?
Le domande sono interessanti perché è vero che si tratta di un racconto di fantasia, ma, come scrive lo stesso King nella postfazione, ispirato a un caso di cronaca realmente accaduto nel Kansas, quello di Dennis Rader (in caso vi interessi, trovate la sua vicenda anche su Wikipedia).
Ora, intendiamoci, nessuno ha ovviamente un serial killer come partner - Chiara, sta' tranquilla, non vado in giro di notte ad ammazzare donne - ma forse qualcuno si è chiesto, a volte: so tutto della persona che condivide con me la vita? Ci sono delle cose (inclinazioni, manie, abitudini, vizi ecc.) di cui non sono a conoscenza?
Mi viene in mente una strofa di Van Loon, di Guccini: "quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno per capire cosa gli nasca in testa, cosa voglia o chi sia?" Bella domanda, eh?
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:-)
Mmh... e se in realtà lo fossi? :)
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