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sabato 8 febbraio 2014

Tempo e modem analogici

Certo che di acqua sotto i ponti ne e' passata, dagli inizi. Stavo pensando al primo pc che comprai, una dozzina d'anni fa o giu' di li'. Case, monitor (ovviamente a tubo catodico), tastiera; e per collegarsi a internet il vecchio modem analogico a 56 kbit/s, oggi relegato all'archeologia informatica. La velocita' di navigazione era paragonabile a quella di un bradipo in letargo, e ovviamente cose come Youtube e streaming video vari erano pura fantascienza. Poi le lotte e le petizioni al comune e a Telecom per avere la tanto desiderata adsl, con la quale poter navigare in modo decente e non essere costretti a rinunciare al telefono di casa quando ci si collegava a internet col modem a 56k. Se non ricordo male, l'adsl qui a Poggio Berni arrivo' attorno al 2007 o 2008, dovrei andare a guardare. Poi, col tempo, a un pc se n'e' aggiunto un altro, poi un altro ancora, poi sono arrivati gli smartphone, il tablet, e con la connessione tramite wi-fi, o sim, oggi siamo praticamente sempre online e, se vogliamo, possiamo postare quello che ci pare anche quando siamo seduti sulla tazza del cesso (a me e' successo piu' di una volta ^_^).
Il percorso di cui sopra, alla stragrande maggioranza dei ragazzini a cui oggi si regala uno smartphone e' pressoche' sconosciuto. Lo prendono, ci infilano la sim abilitata a internet e sono in rete. Non sanno cosa c'e' dietro e, soprattutto, non conoscono le peripezie che abbiamo dovuto affrontare noi per riuscire a navigare un po'. Vabbe', in fondo tutto questo non e' altro che uno degli innumerevoli indizi del tempo che passa. E quanto in fretta passa. Io, comunque, il mio vecchio modem a 56k dovrei averlo ancora, da qualche parte.

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