La notizia, quindi, e' che Beppe Grillo, secondo la Procura di Torino, dovrebbe beccarsi 9 mesi di reclusione per il comizio contro il TAV tenuto un paio d'anni fa in Val di Susa - se non ho capito male, il reato commesso sarebbe "violazione di sigilli".
Qualcuno, qua e la', ha gia' cominciato a insinuare che sarebbe una operazione, ordita non si sa bene da chi, per tentare di fare fuori in qualche modo il comico; una sorta di complotto, insomma. Ovviamente sono tutte balle. Cosi' come non c'e' mai stato alcun complotto ordito ai danni del delinquente (i magistrati gli correvano dietro appunto perche' era un delinquente, e non per altro), non c'e' adesso nessun complotto ai danni di Grillo. Semplicemente, e' un personaggio pubblico (purtroppo o per fortuna) e quindi il fatto che abbia presumibilmente commesso un reato fa notizia. Tutto qua.
Sarebbe bello che i media, con lo stesso fervore, si occupassero proprio del TAV invece di occuparsi solo di chi tenta, giustamente, di contrastarne la realizzazione. Ma, e' noto, da queste parti si e' sempre preferito guardare il dito, invece della luna.
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