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martedì 8 gennaio 2013

Maroni al suo meglio

Maroni mi è sempre stato sui... maroni (passatemi il facile gioco di parole), ma ora, poveraccio, comincia quasi a farmi un po' pena. Sentite un po' cosa è riuscito a raccontare, stamattina, a Radio Padania, ai militanti leghisti che gli chiedevano spiegazioni in merito al nuovo accordo tra la Lega e il tipo delle cene eleganti. Cominciamo con questa:

"Io mi fido degli impegni scritti, del resto Berlusconi è una persona che quando prende un impegno, soprattutto scritto, lo mantiene".

Cos'è che fa? Lo mantiene? Chissà se il povero Maroni ricorda ancora il famoso contratto con gli italiani, i famosi 5 punti che il catramato sottoscrisse quasi vent'anni fa, con le italiote genti, in diretta televisiva da Vespa? Chissà se Maroni si ricorda la promessa del milione e mezzo di posti di lavoro, oppure quella di sburocratizzare l'Italia, di rilanciare le imprese, di abbassare la pressione fiscale, di fare le grandi opere, di sconfiggere addirittura il cancro? (ovviamente si potrebbe continuare: ho citato solo le prime che mi sono venute in mente.) Ma sentite questa, che è spettacolare:

"Il Pdl ha detto cose importanti contro l’Imu e le tasse di Monti".

Sì, come no? Quindi, secondo Maroni, il Pdl ha prima votato tutto quello che Monti ha partorito (IMU compresa), e poi ne ha parlato male. È fantastico! Mi ricorda un po' la barzelletta dei due che fanno a botte, in cui quello che finisce all'ospedale dice: "io le ho prese, ma quante gliene ho dette!"

Ora, a parte Maroni, che, poveretto, se vuole sopravvivere deve abbassarsi a vendere la sua dignità residua raccontando a chi è disposto a crederci tutta questa fila di panzane. Ma a me una domanda sorge spontanea: davvero gli elettori leghisti sono disposti a farsi prendere per il culo fino a questo punto?

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