Tre simpatici individui vengono condannati a 8 anni di carcere a testa per stupro di una ragazzina di 14 anni. Parenti e amici dei "poverini", incazzati per - a loro dire - l'entità della pena troppo elevata,
devastano il tribunale. Alla fine rimediano solo di essere arrestati pure loro. Mi ricorda un po' quei casi in cui i genitori se la prendono coi professori per aver redarguito con troppo impeto i rispettivi "angioletti". L'ho messa un po' sull'ironico, ma c'è ben poco da ridere, purtroppo.
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